Per la vicenda di alcuni minorenni finiti in blocco al pronto soccorso in coma etilico ad Arezzo, l’indagine della polizia locale è riuscita a individuare come responsabile l’esercente di un locale del centro che vendeva alcol senza regole ai giovanissimi.
Il locale è stato chiuso e messo, come disposto dal procuratore di Arezzo Roberto Rossi, in amministrazione giudiziaria dopo il sequestro preventivo.
La vicenda inizia a novembre 2017 quando a seguito di notizie apparse sulla stampa alcuni minori finiti al pronto soccorso per abuso di alcol. La polizia locale dette il via a indagini ascoltando decine di giovani, alla presenza dei loro genitori, che hanno appurato come l’indagato non avesse effettuato nessun attento controllo sull’età dei clienti.
La circostanza è stata confermata da tutte le persone ascoltate. Il procuratore Roberto Rossi ha provveduto a richiedere un provvedimento di sequestro preventivo. La richiesta è stata accolta dal giudice Sabrina Braccini, che ha ordinato il sequestro preventivo dei beni aziendali e contestualmente ha nominato un amministratore giudiziario al quale ha conferito la facoltà d’uso dell’attività commerciale, nei limiti della custodia, della conservazione dei beni sequestrati e dell’amministrazione ordinaria funzionale all’attività economica