Lo ha detto in aula durante il processo in corso al tribunale di Arezzo, Mattia, il 29enne di Urbino che Martina Rossi aveva conosciuto in discoteca poco prima della tragedia.
“Martina era una ragazza normale. Si stava divertendo in Spagna. Era allegra. Aveva un vestitino verde, lo ricordo perché è il mio colore preferito. Abbiamo parlato della vacanza e anche di arte perche io ho un tatuaggio di Dali’ su un polso ed era il suo artista preferito. Era serena”.
“La dinamica della caduta di Martina Rossi dal sesto piano dell’hotel Sant’Ana di Palma di Maiorca (Spagna) il 3 agosto 2011 è incompatibile con un suicidio”. Lo ha detto il perito del pm, Marco Sartini, al processo in corso per la morte della studentessa genovese.
“Se invece si fosse gettata dal balcone – ha detto – o qualcuno l’avesse spinta, la traiettoria avrebbe dovuto essere più arcuata, e il punto di impatto sul terreno sarebbe stato più distante rispetto al balcone della camera 609 che era occupata dai due aretini”.