Secondo le ipotesi lo yacht con a bordo 4 danesi, forse navigando con il pilota automatico inserito, sarebbe finito a forte velocità contro la barca a vela sulla quale c’erano sei persone originarie di Roma. Intantoi stata portata all’ospedale di Orbetello (Grosseto) la salma dell’uomo morto nello scontro all’Argentario
Le indagini sono affidate al pm di turno Valeria Lazzarini, e sono condotte dalla guardia costiera. I reati rispetto ai quali si stanno muovendo le indagini sullo scontro tra imbarcazioni avvenuto ieri pomeriggio all’Argentario, nel canale tra Monte Argentario (Grosseto) e l‘Isola del Giglio, sarebbero naufragio, omicidio colposo e lesioni. Sarebbero questie l’Isola del Giglio. Secondo le ipotesi lo yacht con a bordo 4 danesi, forse navigando con il pilota automatico inserito, sarebbe finito a forte velocità contro la barca a vela sulla quale c’erano sei persone originarie di Roma. .
Secondo quanto appreso, i danesi erano stati a Giannutri e dovevano tornare all’Elba. Mentre la barca a vela era diretta a riva di Traiano, nel Lazio. Lo yacht, che procedeva a forte velocità, sarebbe praticamente passato sopra la barca a vela, colpendo l’uomo che era nel pozzetto di guida, travolgendolo. Entrambi i relitti sono stata ora portati a Porte Ercole a disposizione dell’autorità giudiziaria. I danesi sarebbero sotto interrogatorio al Circomare di Porto Santo Stefano.
Intanto è stata portata all’ospedale di Orbetello (Grosseto) la salma dell’uomo morto nello scontroall’Argentario. Nello stesso nosocomio sono state prese in cura dal pronto soccorso due donne ferite nell’incidente, che sono state poi dimesse in tarda serata. Sempre all’ospedale di Orbetello è in osservazione breve un altro ferito, che potrebbe essere ricoverato. Un altro uomo è stato invece portato all’ospedale di Grosseto.
Lo ha reso noto il direttore della Rete ospedaliera dell’Asl Toscana sud est Massimo Forti illustrando un bollettino medico sui ricoveri per l’incidente in mare.