Presentato oggi il nuovo annuario dei dati ambientali 2017 della Toscana con la presenza dell’Assessore all’Ambiente, Federica Fratoni.
Strutturato in sei capitoli tematici (aria, acqua, mare, suolo, agenti fisici e sistemi produttivi), l’Annuario Arpat è una raccolta di oltre 50 indicatori attraverso cui vengono approfonditi i temi ambientali ed analizzato lo stato ambientale a livello regionale.
Per ciascuno degli indicatori i dati – riferiti al 2017 – sono presentati attraverso grafici, taballe ed infografiche. Questa edizione introduce anche commenti, che spiegano la situazione ambinetale che emerge dalla lettura degli indicatori e l’attività svolta da Arpat in merito.
Novità importante di questo Annuario è la classificazione degli indicatori secondo gli elementi del modello DPSIR (Determinanti, Pressioni, Stato, Impatti e Risposte) che rappresenta, in modo semplificato, le relazioni di causa-effetto tra uomo ed ambiente.
Per rendere più agevole la consultazione della pubblicazione, Arpat ha inoltre realizzato dei fascicoli provinciali che forniscono informazioni relative ai singoli territori, messe a confronto con quelle complessive della Toscana. I fasciscoli sono disponibili sul sito Web di Arpat.
La situazione dell’aria sul territorio regionale appare complessivamente positiva, anche se permangono alcuni problemi per tre inquinanti: PM10, ossidi di azoto e ozono.
Relativamente ai fiumi ed al loro stato ecologico, il 67% di quelli monitorati nel 2017 è lontano dall’obiettivo di qualità della normativa europea. Quanto allo stato chimico, il 61% dei fiumi è in stato buono, mentre il 37% è in stato non buono, soprattutto perché sono state rivelate sostanze pericolose in concentrazione media annua superiore allo standard di qualità ambientale (SQA).
Nel 2017 è iniziato, a livello sperimentale, il campionamento e la determinazione di sostanze pericolose nel biota, ovvero specie tipiche di pesci in fiumi e acque di transizione.
Nel 2017 quasi il 93% dei corpi idrici superficiali selezionati e monitorati per i fitofarmaci hanno registrato la presenza di fitofarmaci in concentrazione misurabile.
La qualità della balneazione nel 2017 si è mantenuta ad un livello eccellente facendo registrare anche un live miglioramento rispetto al 2016. Il 93% dei km di costa controllati si collocano in questa classe di eccellenza.
Non buono lo stato chimico delle acque marino costiere (basato sui dati di acqua e biota). Nella matrice acqua il basso livello di qualità ambientale è legato alle alte concentrazioni di Tributilstagno e in alcuni casi di mercurio. Migliore la situazione per lo Stato ecologico, per cui tutti i copri idrici hanno raggiunto lo stato elevato o buono, a eccezione di Costa Albegna.
Nel 2017 si sono registrati 48 spiaggiamenti di cetacei lungo le coste toscane, più del dobbio rispetto al 2016.
Passando al suolo e agli indicatori di bonifica, a fronte di 193 nuovi procedimenti attivati, aumentano sia la densità dei siti sia la percentuale di superficie interessata da bonifiche.
Novità dell’edizione 2018 dell’Annuario è l’introduzione di 3 indicatori relativi a rifiuti e consumo di suolo. I dati di rifiuti urbani, riferiti al 2016, evidenziano una produzione di rifiuti pari a 617 kg per abitante in Toscana, mentre la percentuale di raccolta differenziata si attesta al 51%.
Per maggiori info: http://www.arpat.toscana.it/annuario