“Mi auguro che anche in Toscana, se c’è un sistema di parentopoli in sanità emerga presto, qualche stana coincidenza l’abbiamo riscontrata, come concorsi interregionali con un solo partecipante” denuncia il consigliere regionale della Lega, e candidato alle europee nella circoscrizione centro, Jacopo Alberti. Rossi: pensino ai 49 milioni ” sottratti illegalmente allo Stato che la Lega nazionale di Salvini deve restituire”
“La Concorsopoli umbra, con le dimissioni della governatrice Pd Catiuscia Marini e il quadro dei nuovi indagati che coinvolge pure la sua presunta ‘favorita’, è uno scandalo che potrebbe a mio avviso avere strascichi in tutta l’Italia centrale, quella delle regioni rosse per intenderci. Per questo ho sostenuto la firma, da parte del gruppo consiliare della Lega, di una mozione di sfiducia a carico di Enrico Rossi”. Così, in una nota, Susanna Ceccardi, sindaco di Cascina (PI) e candidata della Lega nella circoscrizione Centro. “Un sistema ‘criminale’, come hanno spiegato gli inquirenti, maturato grazie alla mala gestio della sinistra che ha strangolato socialmente per decenni interi quei territori che adesso hanno tutto il diritto di chiedere ‘libertà’, ricambio, alternanza – prosegue Ceccardi -. Sono certa, come ha annunciato Matteo Salvini, che Donatella Tesei saprà rappresentare tutto questo in Regione Umbria e che la Lega, come sta già facendo su scala nazionale, dal 26 maggio porterà il ‘buonsenso’ e le ragioni dell’Italia in Europa.
A Ceccardi fa eco Alberti che aggiunge ” Stiamo lavorando su alcuni aspetti, e se avremo gli elementi, faremo un esposto alla magistratura”.
“Non commento le associazioni deliranti di Susanna Ceccardi. Noi toscani abbiamo una curiosità e le saremmo grati se volesse soddisfarcela: qual è la quota parte della Lega Toscana dei 49 milioni sottratti illegalmente allo Stato che la Lega nazionale di Salvini deve restituire come stabilito da sentenze definitive?” ha affermato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.
“Dalla lettura dei giornali ci sono fatti che sicuramente sono deprecabili, però è la lettura dei giornali. Poi bisogna vedere davvero gli addebiti, le situazioni, questo io non saprei dirlo. Sono cose nelle mani delle procure, e poi saranno anche nelle mani della magistratura giudicante” ha aggiunto Rossi “Io penso che bisogna vedere i risultati di tutte queste inchieste in sede processuale – ha sostenuto il presidente Rossi -. Mi sono formato l’opinione che essere sottoposti ad una verifica di legalità è normale per chi svolge dei ruoli pubblici, che si possono fare affermazioni di vario genere, a volte francamente discutibili, poi però bisogna guardare l’effettività dei fatti”. “Io stesso – ha ricordato il governatore – sono stato indagato per tre anni circa, con reati pesanti, anche io ho avuto delle intercettazioni che avevano un significato opposto rispetto a quelli che sono stati riportati sui giornali. Alla fine di questa indagine è risultato che la sanità toscana era ben governata in generale, che i bilanci erano veritieri, e che il mio comportamento, a detta del procuratore che mi aveva indagato, era stato corretto e rigoroso”.