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Arrivano a Firenze, prima in Italia, le azioni antispreco di Urban waste

Urban waste

Doggy bag, uso dell’acqua di rete, donazione di cibo in eccesso da parte di hotel e catering a fini di solidarietà, informazioni in lingue diverse X fare raccolta differenziata: sono le buone pratiche anti rifiuti del progetto finanziato dal programma di ricerca europeo Horizon 2000. Oggi la firma dell’accordo in Regione con Comune di Firenze, Città metropolitana, Alia, Publiacqua, Caritas e gli altri soggetti coinvolti.

Regione Toscana per le attività di coordinamento del progetto si avvale della collaborazione dell’Agenzia Regionale Recupero Risorse (ARRR spa). “Con questo progetto corale nelle sue finalità e nelle azioni che mette in campo, intendiamo offrire un contributo a quella economia circolare che parte da una riduzione dei rifiuti e a valle prevede un loro recupero e riutilizzo – ha detto l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni -. Una città che vede un forte flusso turistico da una parte e un forte flusso di studenti universitari dall’altra, deve certamente affrontare delle singolarità che si propongono qua e non altrove. Un caso pilota di assoluto interesse quindi. Credo che le azioni che vengono messe in campo abbiano un grande riverbero dal punto di vista ambientale ma siano anche azioni fondamentali dal punto di vista etico. Si tratta di messaggi importanti che associano una forma di rispetto dell’ambiente a una responsabilità sociale molto alta. Quindi la Regione Toscana ben volentieri prende parte a questo percorso”.

“Un progetto rivolto ai turisti ma anche ai fiorentini perché tutti dobbiamo avere buone pratiche – ha sottolineato l’assessore all’ambiente Alessia Bettini – soprattutto non sprecare il cibo e utilizzare l’acqua in modo virtuoso. I ristoratori stessi ci saranno di aiuto per incrementare l’uso di ‘doggy bags’, il portarsi a casa il cibo avanzato: inizieremo, in particolare, da Borgo San Lorenzo e da piazza della Passera. La campagna deve aiutarci a fare superare un retaggio culturale, contribuire a salvaguardare l’ambiente e lanciare un messaggio etico contro lo spreco. Senza dimenticare che Urban Waste, tra l’altro, servirà a dare istruzioni chiare, in lingue diverse, per fare la raccolta differenziata, indicando quali sono le 47 isole ecologiche del centro”.

Le 4 azioni:

1- Promozione dell’uso di Doggy Bags e prevenzione dello spreco ai buffet e nei ristoranti – Realizzata in collaborazione con le associazioni di categoria, l’iniziativa consiste nella definizione e promozione di un menù “Urban Waste” che preveda un menu bambino e/o le mezze porzioni, e che metta in evidenza quei piatti della tradizione che utilizzano “scarti” della cucina, come il pane raffermo. Allo stesso tempo la promozione dell’uso di doggy bag con la quale il cliente può portare via i propri avanzi da consumare successivamente.

2 – Promozione dell’uso di acqua di rete – Saranno valorizzate le fontane pubbliche del centro storico che saranno inserite nella mappa di progetto; saranno anche realizzate borracce con il logo “Florence Urban Water” che i turisti potranno ricevere come premio per aver utilizzato la APP di progetto. Saranno altresì individuati locali “Urban Waste” con acqua pubblica, cioè una rete di pubblici esercizi disponibili a fornire acqua di rete, identificabili mediante un apposito logo. Sarà Publiacqua a analizzare l’acqua di rete del pubblico esercizio rilasciando idonea documentazione da esporre nel locale.

3 – Istruzioni sulla raccolta differenziata in diverse lingue – Realizzata in collaborazione con Alia, l’azione riguarda la diffusione delle istruzioni per le modalità di conferimento dei rifiuti da parte di cittadini e turisti e per effettuare una corretta raccolta differenziata. In particolare verranno realizzati strumenti multilingue, e una WasteApp realizzata nell’ambito del progetto Urban Waste.

4 – Donazione di cibo da parte di hotel e attività di catering a fini di solidarietà sociale – Si pone come obiettivo principale la creazione di una rete “solidale” in grado di mettere in contatto donatori e beneficiari. Si vuole creare una filiera corta nella quale il cibo donato viene raccolto dalle associazioni sul territorio che lo smistano direttamente ai beneficiari finali, evitando il più possibile stoccaggi intermedi. Per questa azione è già stata avviata una sperimentazione in alcuni hotel del centro storico di Firenze .

Per ciascuna delle 4 azioni, sono in corso di definizione appositi piani operativi con la definizione dei promotori, destinatari e delle azioni specifiche da realizzare da parte di ciascun soggetto. Il progetto prevede una campagna di comunicazione rivolta ai turisti ma anche ai cittadini. Sarà inoltre realizzata una WASTE APP, attraverso la quale i turisti che realizzeranno alcune azioni virtuose sulla prevenzione e corretta raccolta dei rifiuti, otterranno dei punti che saranno poi convertiti in premi.

Identikit di Urban Waste – Il progetto europeo (finanziato dal programma di ricerca Horizon 2020) vuole supportare i decisori politici per una gestione più sostenibile dei flussi di rifiuti prodotti dai turisti. Flussi turistici sempre più consistenti e spesso concentrati in determinati periodi dell’anno che rendono più complessa le sfide relative alla riduzione e a una migliore gestione dei rifiuti con cui le città devono confrontarsi. In seguito alla presentazione avvenuta nel 2017 e la costituzione di una “Comunità di pratica” promossa dalla stessa Regione, Urban Waste ha coinvolto i principali portatori di interesse sia pubblici sia privati.

In particolare, Alia Spa, Publiacqua Spa, rappresentanti di associazioni di categoria, Cispel, Associazione Banco Alimentare della Toscana onlus, Associazione di volontariato Solidarietà Caritas onlus- Firenze, i Consorzi di filiera, Associazioni di consumatori, ambientaliste, rappresentanti di strutture ricettive e esercizi commerciali e di Istituti scolastici.

Le principali attività previste dal progetto sono:

1. Sviluppare nuove strategie eco-innovative, attente anche alle differenze di genere, e buone pratiche in grado di ridurre la produzione complessiva di rifiuti urbani e incentivare la corretta gestione, la raccolta, il riuso e il riciclo dei rifiuti nelle città turistiche. Queste strategie saranno sviluppate in 11 città pilota Firenze (IT), Nizza (FR), Lisbona (PT), Siracusa (IT), Copenaghen (DK), Kavala (GR), Santander (ES), Nicosia (CY), Ponta Delgada (PT), Dubrovnik – Neretva county (HR), Tenerife (ES)] e i risultati saranno adeguatamente monitorati e disseminati in modo da facilitare il trasferimento in altre realtà.

2. Coinvolgere gli stakeholder locali in un processo partecipativo che attraverso la creazione delle Comunità di Pratica in cui partecipano, in modo bilanciato, uomini e donne operanti nel settore turistico, nel settore dei rifiuti, nel modo dell’associazionismo, ecc., prevede lo sviluppo di strategie e misure volte alla riduzione della produzione dei rifiuti e a una loro migliore gestione.

3. Assicurare che ogni misura sia realizzata grazie all’effettivo coinvolgimento di stakeholder locali pubblici e/o privati che, sottoscrivendo un accordo volontario, si impegnano a fornire il loro contributo per ridurre la produzione di rifiuti e promuovere il progetto URBAN WASTE.

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