Il ritratto della principessa ucraina Roxelana, nel Cinquecento moglie del Sultano Solimano il Magnifico, da oggi è esposto all’ingresso del museo Galleria Palatina di Palazzo Pitti come testimonianza d’arte contro la guerra in corso e a sostegno simbolico del popolo ucraino.
Il ritratto, realizzato dal pittore fiorentino Cristofano dell’Altissimo, fa parte della collezione Gioviana dei ritratti di uomini e donne che hanno fatto la Storia, visibile sulla sommità delle pareti dei corridoi al secondo piano degli Uffizi.
“Ora – dice Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi di cui il museo fa parte – questo ritratto resterà nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti in via straordinaria, come segno di vicinanza alla tragedia dell’Ucraina da parte delle Gallerie. Qui rimarrà fino alla fine della guerra”.
Di origine ucraina, dotata di grande intelligenza e fascino, la principessa Roxelana protagonista del ritratto, si ricorda, fu una delle donne più potenti del XVI secolo. Si chiamava Anastasia Lisowska e fu rapita presso Leopoli dai predoni tartari: condotta nell’harem di Solimano, riuscì a emergere fra tutte le concubine fino a divenirne moglie legittima. Astuta e spietata, donna colta e sensibile, Roxelana mostrò grandi doti diplomatiche, presentandosi come mediatrice nelle relazioni con i popoli confinanti e garantendo la pace sia con la Polonia sia con la potente Persia.