DEMANIO MARITTIMO. KM-278 succede il 20 luglio. Dalle 6 del pomeriggio alle 6 della mattina, al km. 278 del litorale di Marzocca di Senigallia. Di cosa si tratta?
Demanio Marittimo. Km 278 è un incontro lungo una notte dedicato all’architettura, alle arti, al design. Questa è l’ottava edizione. Il tema? Coexistence.
Un palco in riva al mare. Ospiti internazionali. Idee e racconti per orientarsi nella contemporaneità e dare vita all’innovazione sociale. Soprattutto, per fare rete in nome dell’ idea di comunità e di coesistenza. Se non lo fa la politica lo fanno l’arte e la cultura con Demanio Marittimo. Km 278!
Demanio Marittimo. Km-278, curato da Cristiana Colli e Pippo Ciorra, è promosso dalla rivista MAPPE, Gagliardini Editore, e ha come direttore editoriale Cristiano Toraldo di Francia. Collaborano il MAXXI, Museo delle Arti del XXI secolo, il Comune di Senigallia e la Regione Marche con il supporto poi di un sacco di imprese, istituzioni e associazioni culturali locali e non. E’ 100% glocal: globale + locale.
Partecipa un sacco di gente interessante (tutte le info sono consultabili qui e su varie piattaforme social) in uno scenario ad alto tasso artistico, in nome dell’architettura, del design, dell’arte e della cultura contemporanea. Demanio Marittimo. Km-278 è una marea di progetti, idee ed azioni che nascono dalla collaborazione di tantissimi soggetti.
A cominciare dagli spazi e i palchi, che sono stati ideati dagli studenti del Royal College of Art di Londra, scuola di eccellenza e partner per quest’anno del concorso di idee per realizzare il progetto di allestimento: quello di un’architettura temporanea, che duri 12 ore, pensata per inquadrare il mare ed ospitare idee, immagini e pensieri. Il vincitore si chiama Fili d’Unione ed è frutto di un pool di 4 studenti.
Poi ci sono i legami con altre manifestazioni culturali, e ospiti dalla Biennale di Architettura di Venezia a Manifesta ( di cui abbiamo già tanto parlato qui);
Demanio Marittimo. Km-278 ospita anche presentazioni di film sperimentali, talks sul tema delle geografie in transito e sulla trasformazione, soprattutto dal punto di vista locale, quello dell’asse Adriatico – Mediterraneo; presentazioni di libri, molti incontri con architetti, artisti, e anche con fotografi interessanti che hanno lavorato in zona dopo il terremoto del 2016, come Olivo Barberi, Paola De Petri e Petra Noordkamp.
Ciliegina sulla torta? Due produzioni appositamente concepite che accompagnano la manifestazione, l’attesa dell’alba e i giorni successivi, realizzate con differenti partner nazionali e internazionali.
Obbobobbobo dul peshku, installazione site specific di Sislej Xhafa sul litorale, è prodotta dall’Associazione Demanio Marittimo.Km-278 in collaborazione con il Ministero della Cultura del Kosovo, la Galleria Nazionale del Kosovo di Prishtina, la Municipalità di Peja, l’Università Politecnica delle Marche, e Galleria Continua.
Unnamed, lo spazio rituale è il progetto curato dal direttore artistico Davide Quadrio, che su un palcoscenico dedicato, di 10 metri per 10, ospita Sinopie, installazione interdisciplinare Sinopie di Andrea Attanasio, Niggunim/Nobori, performance sonora di Roberto Paci Dalò,
e per finire Don’t be afraid of turning the page, performance di Alessandro Sciarroni con la quale si arriverà alle sei del mattino e si chiuderà idealmente la maratona di Demanio Marittimo. Km-278.
E per chi non può farsi la notte in bianco a Senigallia? Demanio Marittimo è raccontato in real time da Usmaradio (stazione radio fondata e diretta da Roberto Paci Dalò e prodotta dall’Università di San Marino).
Margherita Abbozzo
Le immagini sono di repertorio; la sesta è di Olivo Barberi, la settima di Roberto Paci Dalò, la settima di Alessandro Sciarroni.