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Asghar Farhadi presenta “Nader and Simin, a separation” film che gli è valso il primo Premio Oscar nel 2011

Giovedì 4 aprile per Middle East Now ospite il regista iraniano Asghar Farhadi che presenta “Nader and Simin, a separation” film che gli è valso il primo Premio Oscar nel 2011

Per la terza giornata del festival MIDDLE EAST NOW 2019, giovedì 4 aprile, sempre protagonista il regista iraniano ASGHAR FARHADI che alle 15.45 al Cinema La Compagnia, insieme all’attore protagonista Babak Karimi presenterà la pellicola, Premio Oscar per miglior film straniero nel 2011, NADER AND SIMIN, A SEPARATION con cui ha vinto anche il Golden Globe, l’Orso d’Oro, il David di Donatello, il British Independent Film Awards e molti altri riconoscimenti. Naader e Simin stanno divorziando, lei vuole espatriare con la figlia undicenne per garantirle un futuro migliore, lui vuole rimanere in Iran e prendersi cura del padre malato di Alzheimer. Quando lei se ne va di casa, la loro vita si intreccia a quella di un’altra coppia: Razieh, assunta come badante da Nader, e suo marito Hodjat, in una questione dove ognuno ha le proprie ragioni e nessuno ha davvero torto.
Alle 21.00 al Cinema Stensen introdurrà invece ABOUT ELLY (2009) sull’incontro fra Ahmad, tornato in Iran dopo molti anni in Germania, ed Elly, che però all’improvviso scompare nel nulla.

Al Cinema La Compagnia anche 3 film su tematiche fortemente attuali, tra nuovi meccanismi geo-politici, flussi di migranti ed estremismo religioso: alle 15 l’anteprima della web series Carnet de Route a Ispahan (2018) della fotografa franco-iraniana Isabelle Eshraghi, che torna nella città natale Esfahan per osservare la vita quotidiana delle persone, in subbuglio dopo le sanzioni applicate da Trump contro l’Iran; alle 18.15 Humanity on Trial (2019) di Jonas Bruun, documentario in prima italiana alla presenza del regista e del protagonista, che racconta la vicenda del giovane attivista danese Salam, partito per la Grecia per salvare i rifugiati siriani che rischiano di annegare nell’Egeo, ma arrestato e accusato di traffico di esseri umani; alle 20.45 l’anteprima di Divine Wind (2018) di Merzak Allouache, che sarà presente in sala per introdurre la storia di Amine e Nour, che si incontrano per la prima volta per prepararsi per un attacco terroristico, imparando, ognuno a modo suo, come affrontare le domande esistenziali che questo solleva.
E ancora alle 22.30 Underdown (2018) di Sarah Kaskas, che nella giungla di cemento di Beirut, segue le vite di un tassista troppo schietto, di un ragazzino siriano in fuga e di una serie di altre persone che stanno facendo del loro meglio per sopravvivere.

Alle 17  a Le Murate. Progetti Arte Contemporanea si inaugura la mostra Mohammad Alfaraj: “THE GLASS BETWEEN US” dedicata al giovane artista saudita, protagonista della quinta edizione della residenza d’artista “Middle East Now x Crossway Foundation Residency” realizzata in collaborazione con Le Murate. Progetti Arte Contemporanea. Con questo progetto l’artista esplora il concetto di barriera tra apparenza e realtà: un invito a guardare il mondo che ci circonda con gli occhi di un bambino, con la meraviglia e lo stupore di chi osserva le cose per la prima volta.

Al Cinema Stensen: ore 17.30 anteprima europea di Waterfolks (2018) di Azadeh Bizargiti, vincitore del premio miglior corto documentario al festival Cinema Verité di Tehran, che ritrae la quotidianità di Sakineh e Sobra, due delle tante pescatrici dell’isola di Hangam nel Golfo Persico; alle 18.30 si replica il film sold out nella serata di apertura del festival Kabul, City in the Wind (2018) di Aboozar Amini, che ritrae la capitale afghana attraverso I timori e le speranze di tre suoi abitanti.

Per i talk IL PUNTO DELLE 19:30 l’incontro “Siria: guerra e ricostruzione?” con Giuseppe Alizzi, esperto di Siria, ed Eugenio Dacrema, ricercatore Medio Oriente e Nord Africa di ISPI Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, che si confonteranno su temi chiave, quail il governo locale, l’economia di guerra e il suo impatto sulla futura ricostruzione della Siria, la situazione e il futuro dei rifugiati.

Alle 21:00 al Teatro Cantiere Florida, in collaborazione con Murmuris e la rassegna Materia Prima / Teatro Cantiere Florida, in anteprima italiana si terrà la pièce di teatro documentario basata sulla storia della poetessa palestinese Dareen Tatour, condannata dalle autorità israeliane per “incitamento alla violenza”, per le sue poesie e i post pubblicati su Facebook. Einat Weizman, affermata autrice teatrale israeliana, attrice e attivista, ha incontrato e accompagnato Dareen durante la sua lotta: il loro incontro e la loro amicizia ha dato vita allo spettacolo che combina poesie e pensieri di Dareen con i testi di Einat, che sta affrontando a sua volta la censura delle sue opere, che tentano di portare la narrativa palestinese sui palcoscenici in Israele e nel mondo.

MIDDLE EAST NOW  10ª edizione
2-7 aprile 2019
Firenze, Cinema La Compagnia, Stensen e altri luoghi
programma, orari e biglietti su www.middleastnow.it

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