Pronto il piano di emergenza per l’accoglienza dei pazienti COVID-19, con l’espansione dei posti letto fino a 180 unità, all’ospedale Santa Maria alle Scotte. Attualmente i pazienti ricoverati sono 70
Al fine di garantire l’accoglienza dei pazienti COVID-19 che richiedono il ricovero ospedaliero in setting assistenziali separati dai pazienti non COVID, la Direzione Aziendale ha preparato una rimodulazione dei posti letto, individuando, a seguito di valutazioni logistico-strutturali, il lotto I come lotto da preservare per tutte le attività che riguardino pazienti non COVID-19 e il lotto III come lotto di supporto al lotto DEA, per eventuali ulteriori ricoveri da COVID-19.
«Al momento abbiamo 70 pazienti ricoverati in Area Covid, di cui 8 in terapia intensiva, – spiega il direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, Roberto Gusinu – La situazione è molto preoccupante e diventa, giorno dopo giorno, sempre più critica. Il padiglione può accogliere fino a 88 pazienti ma l’aumento dei contagi e dei conseguenti ricoveri ci portano ad aggiungere, in caso di emergenza, altri 92 posti letto dedicati al COVID nel lotto III. Inoltre, in caso di ulteriore escalation, abbiamo predisposto anche una bolla di degenza ordinaria materno-infantile COVID-19 al lotto IV».
Nel lotto IV sono state già allestite, al piano 0, due camere di bio-contenimento a pressione negativa e cinque camere di degenza; al piano 3s è stato attivato il percorso travaglio-parto della donna in gravidanza con COVID-19 accertato o sospetto, al piano 4s è stata attivata un’ulteriore stanza di degenza pediatrica dedicata (a pressione differenziale), ed è in corso di allestimento, al piano 5s, un punto di osservazione pediatrica per i piccoli pazienti provenienti dal Pronto Soccorso.
«E’ nostro dovere – aggiunge Valtere Giovannini, direttore generale – garantire le cure a tutti i cittadini, sia COVID che non COVID, considerando anche che il nostro ospedale deve continuare a garantire le attività di alta specializzazione come la cardiochirurgia, la neurochirurgia, l’oncologia e le attività di trapianti. Siamo infatti l’unico centro trapianti di cuore e polmone della Toscana, oltre ad avere anche il centro trapianti di rene, e dobbiamo fare tutto il possibile per garantire queste attività. Inoltre – prosegue Giovannini – grazie alla collaborazione del Comune di Siena, stiamo valutando la possibilità di attivare un check-in pre-triage nell’area comunale esterna all’ospedale, in modo da differenziare ulteriormente i percorsi di accesso verso il Pronto Soccorso, suddividendoli in codici ad alta priorità, media e bassa. Ci auguriamo – conclude Giovannini – di non dover arrivare alla fase due, che prevede quindi l’attivazione degli ulteriori 92 posti letto perché, in questo caso, saremmo costretti a ridurre parte dell’attività dell’ospedale. Fin da adesso, anche in considerazione della preoccupante situazione pandemica, è importante ridurre la presenza in ospedale, se non nei casi di effettiva necessità e urgenza