‘Il dato deriva dalla somma dei 24.355.049 euro di perdita nella Asl Toscana centro, dei 54.302.557 nella nord ovest, dei 60.770.962 della sud est ed i 39.353.526 di perdite dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana’.
“Sono pari a 139,4 milioni di euro le perdite d’esercizio con cui si chiudono i bilanci 2017 delle Aziende sanitarie toscane. In particolare il dato deriva dalla somma dei 24.355.049 milioni di perdita nella Asl Toscana centro, dei 54.302.557 nella nord ovest e dei 60.770.962 della sud est. A questi vanno poi aggiunti i 39.353.526 di perdite dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana, e chissà quanti altri visto che la delibera dei documenti contabili 2017 del sistema sanitario regionale, la 407 del 25 marzo, è saltata nell’elenco di pubblicazione degli atti di quella seduta di Giunta”. Lo afferma il capogruppo Fi in Consiglio regionale Maurizio Marchetti.
“Poco male – aggiunge Marchetti in una nota -: il dato resta contenuto nella delibera e decisiona di corsa al ripiano”, “la delibera 48, sempre del 25 marzo, che per oggetto ha ‘Definizione di un programma di reintegro del patrimonio netto delle Aziende sanitarie toscane”. Nella delibera, sottolinea l’esponente azzurro, “viene ricostruita in parte la genesi delle perdite d’esercizio, attribuite agli ‘ammortamenti non sterilizzati’ di annualità precedenti e in certa misura già ripianati nel tempo. Nella decisione la Giunta afferma di calcolare ‘complessivamente in 129,814 milioni le perdite pregresso complessivamente rimaste ancora da ripianare, al netto delle coperture già definite’. E si pone il problema di ‘definire un programma di ripiano riguardante gli esercizi che vanno dal 2019 al 2037′”. Per Marchetti, sono due gli obiettivi che si propone la delibera: “procedere con la presentazione formale al tavolo degli adempimenti del programma di ripiano” e “predisporre gli atti necessari per il reperimento di 6,833 mln annui a valere sugli stanziamenti del bilancio di previsione 2019-21 e successivi”.