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Aspettando il Tour: letture, incontri e film sul ciclismo a Firenze

Aspettando il Tour a Firenze – Per festeggiare la partenza del Tour de France, da Firenze, France Odeon in collaborazione con l’Institut Français Italia e Cinema La Compagnia, nel quadro dell’Estate fiorentina 2024 – Comune di Firenze, presenta Aspettando il Tour, il ciclismo in 5 grandi classici del cinema, che da martedì 25 a venerdì 28 giugno 2024, animerà piazza Ognissanti con proiezioni, letture, presentazioni e ospiti italiani e internazionali, per spostarsi poi l’ultima sera, il 29 giugno, al Piazzale degli Uffizi nell’arena “Apriti Cinema”.

Cinque grandi classici del cinema francese e italiano dedicati alla storia e allo spirito di uno sport fatto di passione e determinazione, capace di evocare emozioni profonde. Dal 25 al 28 sera nell’arena allestita nella splendida piazza Ognissanti affacciata sull’Arno, dove si trova la storica sede l’Institut Français Firenze, saranno presentati, gratuitamente: lo scoppiettante lungometraggio di animazione di Sylvain Chomet, Les Triplettes de Belleville; l’appassionato film documentario Wonderful Losers: A Different World, diretto da Arūnas Matelis, sul mondo sconosciuto dei gregari del ciclismo; lo spassoso Totò al giro d’Italia, di Mario Mattoli del 1948, il primo film che ha portato gli italiani nel mondo del grande ciclismo, dove appaiono tra gli altri anche Fausto Coppi e Gino Bartali; La Grande boucle di Laurent Tuel, ambientato lungo le tappe del Tour de France del 2012 e Jour de fête di Jacques Tati, capolavoro del cinema francese, che sarà, invece, proposto all’Arena “Apriti Cinema”, il 29.

PROGRAMMA

CINEMA E NON SOLO

L’inaugurazione di Aspettando il tour, martedì 25 giugno alle 21.30, sarà in compagnia della Brigata Malabrocca, un gruppo appassionato di ciclostoriche e ristori di Firenze, che ci racconterà di Luigi Malabrocca (Tortona,1920 – Garlasco, 2006), a cui si ispira la storica Maglia Nera del Giro d’Italia, maglia che oggi non esiste più, simbolo dell’ultimo corridore della classifica generale che prevedeva anche un premio in denaro. E Malabrocca – detto “Mala” o il “Cinese” per gli occhi affusolati – era maestro assoluto per trovare stratagemmi per perdere tempo.

Seguirà la proiezione de Les Triplettes de Belleville (2003, in francese con sottotitoli in italiano), film d’animazione, scritto e diretto da Sylvain Chomet, leggero, ironico, senza dialoghi, dove molta della sua magia si deve alla colonna sonora, fatta di musiche, suoni e canzoni, un omaggio a Keaton e Tati. Narra la storia di Champion, un ragazzino malinconico, orfano dei genitori e adottato dalla nonna, Madame Souza. Vista la sua passione per il ciclismo, Madama Souza gli regala una bicicletta e con gli anni Champion diventa un asso della bici, tanto da correre al celebre Tour de France. Ma durante la corsa è rapito da due misteriosi uomini in nero. Madame Souza e il fedele cane Bruno si mettono subito alla sua ricerca. Una volta giunti dall’altra parte dell’Oceano, incontrano le “Triplettes de Belleville”, cantanti di music-hall degli anni ‘30. Riusciranno a sconfiggere la potente mafia francese e a ritrovare Champion sano e salvo?

Mercoledì 26 il programma si aprirà alle 18.30, in Piazza Ognissanti, con Letture in bicicletta, estratti di testi letterari o di saggi sul ciclismo scelti da una bibliografia partecipativa e letti ad alta voce, in italiano e francese, a cura dell’Istituto e della Libreria francese. La Libreria francese rimarrà aperta fino alle 21.00 dal 26 al 28.

A seguire, alle 18.45, presso la Mediateca dell’Institut Français, il giornalista Manlio Pisu illustrerà i temi trattati nel suo libro “Stendhal in bicicletta. Itinerari cicloturistici d’autore e bike economy”, Edizioni Il Sole 24 Ore. L’autore, che ha lavorato in Italia e all’estero per importanti testate su argomenti economico- finanziari nel quadro dell’integrazione europea, è un appassionato cicloviaggiatore, sostenitore del cicloturismo come motore della bike economy. Nel suo tempo libero, percorre palmo a palmo, in sella alla sua bici, il Belpaese alla ricerca di itinerari nuovi, e sogna un’Italia con una rete di piste ciclabili all’altezza dei più evoluti standard internazionali.

Il film scelto per questa sera alle 21.00 è Wonderful Losers: A Different World del lituano Arūnas Matelis (2017, in versione originale con sottotitoli italiano e inglese) prodotto da Valentina Quinn con la sua

Quinn Studios Entertainment. Documentario pluripremiato e vincitore, tra i tanti, del Trieste Film Festival nel 2018. Un docufilm sulle figure dei più importanti gregari della storia del ciclismo, sempre alle spalle del gruppo, senza diritto a una vittoria personale. Questi magnifici perdenti sono i veri guerrieri del ciclismo professionale. Non si tratta semplicemente di un documentario sul Giro d’Italia. Non si parla di campioni in lotta tra di loro, di maglie rosa o ciclamino, né del doping che da decenni affligge le competizioni più prestigiose. Il punto di vista scelto da Matelis è proprio quello di chi costituisce l’ossatura dello sport stesso: i gregari.

A introdurlo saranno il regista, la produttrice Algimantė Matelienė e la campionessa Edita Pučinskaitė.

Giovedì 27 giugno, alle 20.00dopo l’appuntamento delle 19.00 con Letture in bicicletta, sempre in piazza Ognissanti, sarà la volta di Fantacycling racconta Fantacycling, una startup che unisce la comunità dei fan del mondo del ciclismo, offrendo un’esperienza coinvolgente e interattiva.

Proseguirà con un grande classico del cinema italiano, alle 21.00 con Totò al giro d’Italia diretto da Mario Mattoli. Presentato da Valeria d’Ambrosio, curatrice della mostra TOUR DE FRANCE | promessa e supplizio. I campioni italiani della Grande Boucle nell’ex- convento di Sant’Orsola, e Paolo Pellegrini, giornalista ciclista, appassionato di bici e di Totò.

Nel film, un meraviglioso Totò vende l’anima al diavolo per conquistare una ragazza. Per poterla sposare, deve vincere il Giro d’Italia, in un’epoca in cui tale storica competizione ciclistica vede la partecipazione di mostri sacri quali Bartali, Coppi, ma anche grandi corridori come il francese Bobet. Pertanto, per assicurarsi l’impresa, decide di scendere a compromessi con Lucifero. Nell’impresa troverà l’aiuto della madre. In fondo si sa, le donne ne sanno sempre una più del diavolo.

Per la vigilia della partenza del Tour de France, venerdì 28 giugno, alle 17.00, aprirà al pubblico la mostra presso il Museo di Sant’Orsola, un affascinante omaggio ai sette ciclisti italiani che hanno vinto il Tour de France attraverso una selezione di fotografie storiche, di filmati d’archivio e di oggetti d’epoca. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino alla fine del Tour de France il 21 luglio prossimo.

Alle 18.00 si svolgerà il consueto Salon de lecture, iniziativa online, a cura dell’Istituto e della Libreria francese, un invito alla lettura collettiva sul tema della bicicletta.

Per questa giornata sarà proiettato, alle 21.30, il film La Grande boucleper la regia di Laurent Tuel (2013, in francese con sottotitoli in italiano). La commedia che vede comparire anche gli ex campioni Bernard Hinault e Laurent Jalabert (molte scene sono state girate durante il Tour del 2012), è centrata su François Nouel, interpretato da Clovis Cornillac, un grande fan del Tour de France. In un giorno sfortunato il suo capo lo licenzia e sua moglie lo lascia. Decide allora di fare la Grande Boucle, cioè percorrere ogni tappa della corsa con un giorno di anticipo sui veri concorrenti. Alla sua impresa si aggiungono a poco a poco altri ciclisti dilettanti ispirati da quella sfida. Gli ostacoli sono tanti. Tifosi e media si appassionano alla corsa di François suscitando l’invidia della maglia gialla del Tour che si vede rubare la scena. François deve essere fermato!

La data tanto attesa della Grand Départ, sabato 29 giugno 2024 è l’ultimo appuntamento con Aspettando il Tour che da Piazza Ognissanti si sposta al Piazzale degli Uffizi nell’Arena “Apriti Cinema”, alle 21.45, il pubblico potrà vedere Jour de fête, film di esordio di Jacques Tati (1949, in francese con i sottotitoli in italiano), un’autentica chicca, vincitore del premio per la migliore sceneggiatura alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1949 e del Grand Prix du Cinéma Français nel 1950. Acclamato dalla critica, consacrò il regista e attore Tati come una delle personalità più geniali e innovative del cinema francese. La quiete del villaggio di Sainte-Sévère viene sconvolta per la giornata di festa. Vengono montate giostre, tiro a segno e un tendone per proiettare un film. Il postino François, dopo aver visto un documentario sull’efficienza delle poste negli Stati Uniti, si prefigge di diventare proprio come i postini d’oltreoceano.

Info www.franceodeon.com 

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