Firenze, al coro di protesta dei sindaci delle città d’arte italiane, che denunciato la seria possibilità di default economica dei comuni e l’impossibilità di mantenere i servizi comunali ai cittadini, si è aggiunto l’assessore alla cultura del Comune di Firenze, Tommaso Sacchi, che è intervenuto sul tema a Skytg24.
“Non abbiamo preso ancora una decisione definitiva sulle riaperture dei musei – ha detto Sacchi – siamo costretti ad aspettare perché attendiamo misure e prescrizioni che saranno speriamo incluse nel Decreto”.
“Il gruppo tecnico di lavoro del Comune – spiega Sacchi – ha formulato alcune ipotesi di riaperture che sono sul nostro tavolo. Però non possiamo negarci la realtà: le città d’arte sono in ginocchio. Nelle bozze dei decreti che circolano non è previsto un euro di ristoro dell’imposta di soggiorno che non stiamo incassando e rischiamo di non incassare per tutto l’anno. Si tratta di più di 700 milioni su scala nazionale e con questo soldi noi finanziamo gran parte delle attività culturali. Aspettiamo il testo definitivo ma il Governo non può lasciarci agonizzanti e con un ammanco di bilancio di circa 180 milioni”.