Lun 23 Dic 2024
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Molesta e minaccia l’ex: assolto perché subì traumi in famiglia e al Forteto

Firenze, sotto accusa per minacce e molestie all’ex moglie, viene assolto per avere subito traumi e abusi durante l’infanzia sia in famiglia che nella comunità ‘Il Forteto’ del Mugello.

Secondo quanto riportato da alcune testate, la decisione del Tribunale di Firenze segue la perizia in cui è stato stabilito che l’uomo, 38 anni, “presenta un disturbo post traumatico da stress cronico ritardato, connesso al suo vissuto infantile: ciò sarebbe avvenuto sia all’interno della famiglia di origine ad opera del padre sia all’interno della struttura del Forteto, a cui era stato affidato all’età di 11 anni”.

“La vittima di abusi – spiega ancora il perito – se non adeguatamente sostenuta, assume su di sé la colpa dell’abusante, quindi sempre alla ricerca di una pena da espiare, per una colpa non sua, che va invece restituita a chi ne è titolare”. La perizia ha concluso per la “totale assenza, in capo all’imputato, della capacità di autodeterminarsi e comprendere il disvalore delle proprie azioni al momento della commissione dei fatti contestati“: così, il giudice, lo scorso 13 ottobre, ha pronunciato nei confronti dell’uomo, assistito dall’avvocato Giovanni Marchese, una sentenza di assoluzione “in quanto incapace di intendere e di volere”.

Per 20 anni il 38enne ha infatti vissuto nella comunità fondata da Rodolfo Fiesoli, nota alle cronache per i numerosi abusi e maltrattamenti sui minori. L’uomo ha raccontato al giudice, in veste di imputato, che all’età di 14 anni era stato costretto dai genitori affidatari a fare una denuncia nei confronti dei suoi genitori naturali: abusi sessuali e maltrattamenti che non sarebbero mai avvenuti, ma che portarono a una condanna nei loro confronti. Inoltre, l’imputato ha parlato anche dei rapporti conflittuali con il padre affidatario, delle aggressioni fisiche e psicologiche subite.

Il 2 dicembre scorso il 38enne è stato assolto, sempre per incapacità di intendere e di volere, in un procedimento in cui era imputato per aver custodito in modo non adeguato la sua moto, posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria. “È la prima volta che una vittima del Forteto viene periziata e che viene rilevato un danno permanente“, spiega il suo difensore. Il 38enne ha denunciato gli abusi subiti al Forteto nel 2017, dopo la fine del processo penale che ha coinvolto la comunità. Nei mesi scorsi l’inchiesta nata dalle sue accuse è stata archiviata, mentre i presunti maltrattamenti avvenuti prima del 2011 sono invece caduti in prescrizione. Tuttavia, proprio in virtù della perizia effettuata nell’ambito del processo per molestie alla moglie, che certifica l’esistenza di un danno permanente per l’uomo, lo scenario potrebbe cambiare, tanto che l’avvocato Marchese annuncia che chiederà una riapertura delle indagini.