Firenze, si è tenuta nel Salone di Cinquecento di Palazzo Vecchio la seconda edizione degli Stati Generali della Pelletteria Italiana, un convegno fortemente voluto e organizzato da Assopellettieri, ‘associazione nazionale che rappresenta le imprese di pelletteria, dai brand del lusso alle piccole e medie imprese.
“La Toscana rappresenta il 60% della pelletteria italiana, ovviamente ha avuto la stessa terribile performance della pelletteria italiana: nel 2020 abbiamo perso il 35%, in alcuni casi anche il 40% del fatturato. Nei primi mesi del 2021 la situazione si sta stabilizzando e alcune filiere di alcuni grandi brand che avevano meno disponibilità di magazzino hanno ricominciato a produrre”. Lo ha detto il vicepresidente di Assopellettieri con delega al distretto toscano, Andrea Calistri.
“Siamo in una fase in cui dobbiamo chiedere a tutti gli attori di avere pazienza di attendere ancora qualche mese – ha aggiunto – perché la situazione è delicata ci sono aziende che sono vicine a non farcela, ma la ripresa è a due passi. Quindi il tema per noi è non perdere alcun pezzo, è una scommessa molto difficile su cui il dialogo sarà con tutti. Siamo certi che tra un anno avremo una ripresa galoppante quindi ora non dobbiamo perdere competenze”.
“La pelletteria è uno dei reparti che ha tenuto meglio” durante la pandemia “perché vive per l’85% di esportazioni che hanno avuto, durante il secondo Governo Conte, una deroga alle chiusure e soprattutto hanno avuto una grossa fetta di aiuti grazie al patto per l’export che abbiamo sviluppato in Farnesina, per oltre 6 miliardi di euro. Ha tenuto bene, è un comparto molto resiliente perché di altissima qualità tecnologica, innovativa ed è parte fondante del brand made in Italy, quindi è riuscito a reggere”. Ha detto Manlio Di Stefano, sottosegretario al ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, agli Stati Generali della Pelletteria Italiana in corso a Firenze. “Come tutti gli altri settori la pelletteria ha subito una flessione – ha aggiunto Di Stefano – ma è incredibile come i dati dell’export italiano del 2021 siano superiori persino al 2019: abbiamo chiuso il primo quadrimestre 2021 con 6 miliardi in più dello stesso quadrimestre del 2019, quindi la prospettiva futura è eccellente”.
In podcast l’intervista a Manlio Di Stefano Sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, a cura di Gimmy Tranquillo