Un’esperienza-performance, nata dall’incontro tra Mimmo Cuticchio e Virgilio Sieni, sui temi fondanti della forza di gravità e della narrazione dei sentimenti umani in scena da domani a Sabato 30 Dicembre
Atlante _l’umano del gesto è un intreccio di gesti sapienti e tradizioni, è la ‘visione di un viaggio’ e tappa di un ampio progetto triennale dal titolo “Palermo_Arte del Gesto nel Mediterraneo_ Accademia sui linguaggi del corpo e l’opera dei pupi”.
Quello tra Mimmo Cuticchio e Virgilio Sieni è l’incontro tra due mondi e due visioni. Virgilio Sieni ha lavorato da sempre sul corpo del danzatore, mai sui gesti della marionetta o sui movimenti degli Opranti. Mimmo Cuticchio ha incrociato spesso altre discipline dello spettacolo, mai la danza.
In scena insieme da domani a sabato 30 Dicembre, Cuticchio e Sieni mostrano al pubblico lo stesso “esercizio” instaurando delle forme di dialogo tra uomo e pupo: il corpo del danzatore e della marionetta sono messi in relazione su alcuni elementi fondamentali dello stare al mondo, quali camminare, sedersi, cadere, voltarsi, toccare. Un vocabolario comune che racconta fragilità, incrinatura, articolazione, equilibrio, gravità, leggerezza, trasmissione, risonanza, sospensione.
La relazione tra danza e opera dei pupi rappresenta un elemento inedito e un primo modello, unico al mondo, che guarda alla trasfigurazione dell’uomo e alla natura del gesto.
Danza e arte dei pupi, corpo e marionetta, trasmissione e tattilità, corpo articolare e gravità sono gli elementi di questo viaggio nel gesto: una rappresentazione di come l’umano affiori in ogni fragilità del corpo e del pupo messi in relazione tra loro.
I due artisti hanno lavorato sull’anatomia della marionetta e sulle possibilità che il corpo del danzatore ha di appropriarsi di tecniche e azioni artistiche considerate superficialmente ‘non umane’.
BIGLIETTI: 12 € / 10 € Prenotazione consigliata: tel. 055 2280525
In programma anche due incontri per venerdì e sabato, sempre negli spazi di Cango, sul tema dei pupi.
In diverse culture teatrali e di danza dell’Asia, marionette, pupi, pupazzi e bambole hanno indicato nei secoli ad attori e danzatori la possibilità di esser posseduti da un movimento e una grazia proveniente da un’altra Mente. Non diversamente in Europa drammaturghi e scrittori come Von Kleist e Pirandello, registi teatrali come Gordon Craig e Artaud, coreografi come Schlemmer e Alwin Nikolais hanno guardato al movimento delle marionette e dei fantocci come esempio e simbolo di un teatro essenziale o dei principi essenziali.Questo il tema dell’incontro con Vito de Bernardi, Vnerdì 29.
Sabato 30 invece Mimmo Cuticchio, attore e “cuntista”, erede di una delle famiglie storiche di “opranti” e universalmente riconosciuto come il principale artefice della “rifondazione” della grande tradizione dell’Opera dei Pupi siciliani, racconta il suo percorso artistico.