Il sindaco David Baroncelli sporge querela contro ignoti e apostrofa l’episodio “inaccettabile e incivile, metteremo in atto tutte le misure necessarie contro i responsabili“I danni, ingenti, che abbiamo subito, non possono essere liquidati come una semplice bravata”
Atti di vandalismo negli spazi pubblici di Tavarnelle. Muri, strade, cartelli, cassonetti e spazi pubblici sono stati imbrattati con svastiche, richiami anarchici e acronimi offensivi nei confronti delle forze dell’ordine, ed altre scritte. In una notte, quella a cavallo tra sabato e domenica scorsi, un’azione incivile ed estesa ha sporcato un intero paese, deturpando nel corso dello stesso episodio vie e spazi pubblici, come il Centro Giovani ed edifici privati del capoluogo.
“E’ un fatto grave, per chi lo ha commesso e chi lo subisce, che non possiamo accettare e condanniamo fermamente – dichiara indignato il sindaco David Baroncelli – che testimonia quanto il livello di maleducazione e di indifferenza verso il patrimonio pubblico sia cresciuto e si sia manifestato con questo atto nel nostro territorio, lo stesso luogo in cui i responsabili presumibilmente risiedono; non ci limitiamo a prenderne atto, ci attiviamo con tutti gli strumenti a nostra disposizione per identificare i responsabili e adottare le opportune misure perché atti del genere non si ripetano più e i soggetti coinvolti e l’intera comunità prendano coscienza dei gesti compiuti”. Ma il sindaco Baroncelli non si limita alle parole. La denuncia morale, rivolta agli esecutori degli atti, che hanno costretto Tavarnelle a svegliarsi domenica mattina deturpata in varie aree del capoluogo, è stata immediatamente seguita da una querela contro ignoti sporta dal primo cittadino al Comando dei Carabinieri di Tavarnelle.
“I danni, ingenti, che abbiamo subito, non possono essere liquidati come una semplice bravata – prosegue il sindaco – è un messaggio deleterio che rischia di essere esempio e cattiva lezione se non rispondiamo fermamente a quanto accaduto. E’ un fatto di educazione che non c’è, di rispetto che manca, e mi domando quanto possa essere legato all’impronta educativa, un’opera di denigrazione, depotenziamento e svuotamento di significati come quella che si è verificata a Tavarnelle non può essere ignorata o risolta superficialmente con un mero rammarico del degrado del nostro tempo; è un problema culturale, di giustizia, di etica e di rispetto per il quale adotteremo le misure necessarie fino a sanzionare adeguatamente i comportamenti scorretti”.
Le indagini, finalizzate all’identificazione degli autori del gesto, sono al momento in corso.