Toscana, attiviste Iran ospiti in Consiglio comunale a Firenze per parlare della situazione nel paese.
L’attivista Sanaz Partow del Movimento donna vita libertà, nel corso della seduta di Consiglio comunale ha detto che “Il governo islamico è criminale e i criminali vanno trattati come si deve. Per 43 anni abbiamo subito in silenzio, ora abbiamo alzato la testa e non vogliamo più subire”.
In aula sono presenti anche Aysan Ahmadi e Farideh Karam, sempre del Movimento. “Noi ci aggrappiamo dappertutto e non ci fermiamo – ha aggiunto Partow -. Noi stiamo cercando di isolare questo governo criminale, che spara sul suo popolo.”
“Il Governo -prosegue l’attivista- italiano deve condannare pubblicamente questi atti criminali, tutto il mondo deve isolare il mondo islamico. Più noi rimaniamo in silenzio, più loro avranno spazio per attaccare. Nelle ultime ore hanno ucciso altri due giovani minorenni: sono stati picchiati e torturati, non sono arrivati neanche all’impiccagione perché sono morti prima”.
Come tutto ebbe inizio..
Le proteste sorte, in tutto il mondo, in questo periodo sono nate a sostegno delle donne iraniane.
Tutto inizia dopo la morte della ventiduenne Mahsa Amini, arrestata dalla polizia per aver indossato l’hijab in maniera scorretta e poi successivamente deceduta. A seguito di questa vicenda migliaia di persone, sia donne che uomini, hanno iniziato a manifestare in Iran per reclamare i propri diritti.
Nonostante la dura repressione da parte delle autorità locali, che ha portato alla morte di altretante persone, compresa la ventenne Hadis Najafi uccisa con sei colpi di proiettile, le proteste degli attivisti non si arrestano, anzi si sono espanse in tutto il mondo.