Torre del Lago, venerdì sera, nell’intervallo dell’opera Madama Butterfly in scena al Teatro Puccini con 3.000 spettatori, alcuni attivisti ambientalisti, erano tre, hanno protestato incatenandosi con un lucchetto ad una balaustra.
Sono dovuti intervenire i vigili del fuoco e le forze dell’ordine per liberare gli attivisti e portarli via. Una manifestante ad alta voce ha reso noto le ragioni della protesta insieme ad uno striscione su cui era scritto: “Ultima generazione. No gas No carbone”. “Vogliamo ribellarci al Governo con la disobbedienza civile non violenta”, hanno detto. Nello stesso tempo hanno fatto presente la carenza d’acqua nel lago di Massaciuccoli per colpa della siccità. Hanno scelto fra l’altro di protestare nella serata in cui è andata in scena un allestimento operistico considerato ‘green’ per sensibilizzare tutti sui temi ambientali.
Sono della formazione ‘Ultima Generazione’ due si sono incatenati alla ringhiera sotto il palco, davanti alla prima fila, altri due hanno preso la parola per spiegare quanto stava accadendo. “Questo è il primo anno in cui inizieranno ad avere dei problemi seri anziani e bambini, perché non hanno la termoregolazione necessaria per reggere il caldo eccessivo – hanno affermato -. Siamo qui al Puccini Festival, perché bisogna fare pressione sullo Stato perché vengano dati degli incentivi per investire nelle rinnovabili. È vero che senza petrolio sarà dura ma senza petrolio si vive, senza acqua no. Siamo l’ultima generazione che può fare qualcosa. Alziamoci e ribelliamoci”.
L’interruzione è durata una decina di minuti. I vigili del fuoco hanno spezzato le catene dei manifestanti e li hanno portati via. Gli attivisti non hanno opposto resistenza. “Alcuni spettatori si sono lamentati dell’interruzione e ci spiace aver rubato 10 minuti del loro tempo – hanno poi affermato -. Ci teniamo però a precisare che qualsiasi contesto è giusto per dare l’allarme su un problema così grave e urgente. Non ci fermeremo finché il governo non ascolterà le nostre richieste. E continueremo ad invitare i cittadini preoccupati a unirsi a noi”.
Al Governo chiedono di “interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale” e di “procedere a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20GW nell’anno corrente e creare migliaia di nuovi posti di lavoro nell’energia rinnovabile, aiutando gli operai dell’industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili”