Percorrendo in velocitĂ il lungarno Anna Maria Luisa De’ Medici non si è accorto di un paracarro in pietra serena posto a salvaguardia del loggiato degli Uffizi, vicino alla statua di Francesco Ferrucci, finendoci contro e staccandolo da terra. E’ successo domenica sera intorno alle 20.
La dinamica dell’incidente, come riporta oggi il Corriere Fiorentino, è al vaglio della polizia municipale che è intervenuta per i rilievi e per verificare se nell’impatto la macchina abbia causato danni anche al pilastro del loggiato degli Uffizi che risulta segnato da crepe. L’area è stata transennata in attesa che il perito assicurativo esegua un sopralluogo e determini l’ammontare della spesa a carico dell’automobilista.
Il paracarro era stato realizzato negli anni ’90 per sostituirne un altro abbattuto da un autobus e non sarebbe un elemento storico ma di una delle protezioni poste all’inizio e alla fine del loggiato per evitare danni piĂą seri alle colonne. L’episodio è dunque meno importante di quello avvenuto lo scorso 27 dicembre quando un camion addetto alle consegne facendo retromarcia urtò, danneggiandola, una colonna del Corridoio Vasariano.
“Prevedere un presidio fisso dei vigili urbani per evitare che persone lascino scritte e graffiti, e chiudere al traffico, o almeno ridurne l’afflusso, il tratto del lungarno a fianco del loggiato del Corridoio vasariano.” Sono le richieste avanzate dal direttore della Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt.
“Negli ultimi due anni siamo intervenuti 26 volte per rimuovere imbrattamenti dal loggiato, spendendo migliaia di euro – ha detto ancora Schmidt -. Le Gallerie degli Uffizi non hanno nessun potere sanzionatorio o altro, per questo esistono i vigili urbani, ed è necessario avere un presidio fisso della municipale. Per giunta nei giorni scorsi una macchina si è schiantato sul paracarri a protezione del loggiato”.
Il direttore ha spiegato che “il paracarri ha funzionato e la facciata è rimasta illesa ma questa protezione era stata messa solo quattro giorni fa perchĂ© nelle settimane scorse un autobus dell’Ataf si era schiantato nello stesso punto”. Per Schmidt l’unica soluzione è “chiudere o ridimensionare fortemente il traffico in questo tratto. Vasari stesso disse che il Corridoio vasariano è una struttura leggera sopra il fiume, e quindi quest’area non è stata costruita per il traffico cittadino, specie quello piĂą pesante.”
L’intervista del direttore degli Uffizi, Eike Schmidt.