Autolinee Toscane fa il punto dopo 1000 giorni di entrata in vigore del servizio, tra rinnovo del parco mezzi, nuove assunzioni e implementazione delle tecnologie, così come da piano delineato con la Regione Toscana nell’ambito del contratto che durerà 11 anni. E mentre il governatore Eugenio Giani guarda al futuro del trasporto su gomma proponendo una divisione del territorio in tre aree “come per gli ATO e le ASL”, protestano i Cobas Lavoro Privato: “Stanno portando a riduzione delle corse e al peggioramento delle condizioni di lavoro degli autisti costretti a dimissioni volontarie”.
Soddisfazione o rabbia. Questa giornata di bilancio dei primi 1000 giorni di attività di Autolinee Toscane, vincitore anni fa del bando europeo emesso per la gestione unica della rete del tpl su scala regionale, la si può guardare da due prospettive. Quelle positive, seppure condizionate da qualche criticità , portate in evidenza da Regione Toscana e dirigenti di AT. Oppure negative dello sguardo di alcuni dipendenti Cobas Lavoro Privato che stamani, in concomitanza dell’incontro presso il Deposito di At in via Pratese, hanno manifestato ai cancelli con uno striscione “contro le politiche di privatizzazione del PD e il piano industriale di Autolinee Toscane”. “Stanno portando a riduzione delle corse e al peggioramento delle condizioni di lavoro degli autisti – si legge in una nota – costretti a fuggire con dimissioni volontarie da questa azienda che di fatto sta perdendo forza lavoro professionale”.
Al primo piano della struttura si parla di un avvio faticoso, determinato anche da una congiuntura particolarmente sfavorevole (Covid, la guerra in Ucraina che ha comportato un notevole aumento dei costi, il lungo contenzioso con i gestori uscenti), ma anche di un prosieguo all’insegna del rinnovamento, dell’innovazione tecnologica, dell’implementazione del personale e della puntualità ed efficienza dei mezzi. Così il presidente Eugenio Giani con l’assessore ai trasporti e mobilità Stefano Baccelli, il presidente di Ratp Dev Italia Federico Tonetti, – menbro del comitato esecutivo di Ratp Dev e il presidente di Autolinee Toscane Gianni Bechelli.
“Il servizio sta migliorando sempre di più- dichiara Eugenio Giani-. La Regione crede molto nel trasporto pubblico che per noi – prosegue- vuole essere un po’ il biglietto da visita dell’identità di una Toscana che sa far funzionare i propri servizi. Autolinee Toscane sta migliorando, avvicinandosi a quella svolta necessaria al trasporto pubblico che deve essere sempre più efficiente ed efficace nel gestire gli oltre 22mila chilometri quadrati della Toscana”. Giani ha ripercorso le tappe del contratto che durerà 11 anni. “Dall’inizio ad oggi – ha spiegato ancora Giani- sono entrati in servizio 426 nuovi bus ed entro il 2024 ne saranno immatricolati ulteriori 246 per un totale di 700 bus nuovi. Con gli autobus nuovi scompaiono i tanti problemi di manutenzione che ci sono stati fin’ora. Noi siamo vigili e lo saremo affinché in tutta la Toscana il servizio continui a migliorare”. Giani ha poi ricordato l’impegno della Regione con circa 300milioni all’anno per il contratto di servizio; “l’auspicio è che i Comuni collaborino, con corsie dedicate, agevolino quindi il percorso e dove c’è la tranvia, nell’area metropolitana fiorentina, le linee dei bus vengano riviste in funzione della tranvia nell’ottica dell’ intermodalità . Con 102milioni di chilometri garantiti da Autolinee toscane – ha concluso il presidente- , siamo convinti che la Toscana così attrattiva e famosa nel mondo possa, sul trasporto pubblico, dare un segno di efficacia, efficienza e di servizio ai cittadini”
Gli fa eco l’assessore Baccelli, che si sofferma sull’efficacia della fase di transizione “che ha consentito – spiega- ad oltre 5mila dipendenti di passare dalle 14 aziende di provenienza ad un unica azienda, anche grazie al gran lavoro dei sindacati e della Regione. Tutto questo è avvenuto con grande serenità complessiva”. E sull’andamento del servizio Baccelli prosegue: “Le cose stanno andando bene, siamo in anticipo sui tempi, entro il 2024, 700 bus nuovi saranno in esercizio ed entro il 2025 altri 700. E l’innovazione tecnologica; il sistema Avm che consentirà entro novembre un monitoraggio costante, una qualità del servizio, una sua regolarità e anche un miglioramento dell’app”.
“Grazie alle novità che abbiamo introdotto e gli investimenti sostenuti nei nostri primi mille giorni di servizio – aggiunge Gianni Bechelli- , Autolinee Toscane è la prima azienda di Tpl italiana per recupero passeggeri dal Covid in poi: siamo al 95% di recupero, mentre la media nazionale è intorno al 90%, mentre Federico Tonetti- punta su “svolta, unità e Toscana diffusa”.
Un modello di governance virtuosa non condiviso da tutti, come dimostrano gli striscioni affissi da una rappresentanza Cobas. “Mentre sopra si celebrano le imprese dell’azienda – dicono – fuori ci sono i motori che sono i lavoratori. Tempi risicati, stress, cabine senza condizionatori, corse saltate, non sono queste le condizioni migliori per lavorare e la gente è sempre più esasperata”.