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Autonomia, Consiglio regionale rinviato per emendamenti Lega

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Immagine di archivio

Autonomia differenziata. In calendario il 16 luglio il Consiglio regionale sul referendum abrogativo. Le opposizioni sono riuscite a prendere tempo ma per il Presidente Giani la sostanza non cambia.

Ci sono voluti ben tremila tra ordini del giorno ed emendamenti da parte della Lega per rinviare la discussione in Consiglio regionale sul referendum abrogativo della legge sull’Autonomia differenziata. Sostanzialmente, un prendere tempo. Quando in aula arriveranno – a questo punto il 16 luglio – le due delibere (una parziale ed una integrale) del Pd, di Italia Viva e del Movimento 5 stelle, è facile prevedere che non ci saranno emendamenti in grado di tenere. Si tratta infatti di un campo non largo, ma larghissimo quello che chiederà l’abrogazione della legge Calderoli. Il Presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha infatti preferito rimandare piuttosto che andare ad una guerra contro gli ostruzionismi. Già che la legge entra in vigore dal 13 luglio, quindi meglio discuterne tre giorni dopo. Ma su questo il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani è stato chiarissimo: “ci vorrà qualche giorno in più – ha detto – ma la sostanza non cambia”. Anche perché mentre da una parte la Toscana si presenta compatta, con i numeri per poter andare avanti su questo tema, dall’altro non è certo sola. A parte ovviamente le regioni (a statuto ordinario) che hanno spinto per avere questa legge – ovvero Lombardia e Veneto – il fronte del no si allarga ogni giorno. Di certo, sappiamo che la prossima settimana, a partire da martedì in poi, in Consiglio regionale ci saranno scintille, sedute fiume, altri tentativi di ostruzionismi, confronti aspri, per arrivare alla fina ad un risultato che sembra scontato.

 

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