Ven 22 Nov 2024
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ToscanaCronacaAutonomia differenziata: Toscana ricorre a Corte Costituzionale

Autonomia differenziata: Toscana ricorre a Corte Costituzionale

Anche la Regione Toscana ricorre alla Corte costituzionale contro il Governo per la dichiarazione di illegittimità costituzionale della legge n.86 del 2024, concernente le disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario.

Lo rende noto la stessa Regione spiegando che “a presentare il ricorso sarà il presidente Eugenio Giani in una conferenza stampa che si terrà” oggi  a Firenze.  Il 16 luglio scorso il Consiglio regionale della Toscana, terza Regione a farlo dopo Campania ed Emilia Romagna, aveva invece approvato la proposta per richiedere un referendum, ai sensi dell’articolo 75 della Costituzione e a norma della legge n. 352/1970, per abrogare la legge sull’autonomia differenziata del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli.

Dopo un lungo dibattito, aveva approvato a maggioranza (23 favorevoli 13 contrari, nessun astenuto) le due proposte di deliberazione, sottoscritte da Pd, Italia Viva e M5s, per chiedere l’abrogazione totale o parziale. Fin da subito Giani aveva manifestato contrarietà alla nuova legge sull’autonomia differenziata, ritenendolo un testo “veramente sbagliato”:

“Amplifica le diversità, i divari che ci sono tra le Regioni”. Per il presidente dela giunta regionale toscana  “non aiuta l’individuazione delle specificità e delle vocazioni dei territori, ma cristallizzerà e amplificherà le diseguaglianze tra le Regioni, tra le aree più forti e quelle più deboli del Paese. E non è soltanto una minaccia concreta all’unità nazionale, ma un macigno sulla strada del regionalismo equo e solidale voluto dai padri costituenti, a partire da Piero Calamandrei”.

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