Lun 23 Dic 2024
Controradio Streaming
ToscanaCronacaBaby gang a Siena, 4 minori obbligo stare comunità

Baby gang a Siena, 4 minori obbligo stare comunità

Cinque misure cautelari sono state eseguite stamani dalla polizia di Siena per una presunta baby gang

Si tratta di una presunta baby gang accusata di aver imperversato, dalla fine di maggio alla fine di settembre scorsi, nel centro storico della città del Palio, “spaventando a morte i giovani coetanei – si spiega dalla Questura senese -, spesso vittime di indebite elargizioni di denaro dietro minaccia”.

Due del gruppo della baby gang sarebbero arrivati anche ad aggredire un senza dimora. In particolare per quattro presunti componenti del gruppo, composto da nove giovani tra i 14 e i 16 anni, la magistratura minorile ha disposto la misura del ‘collocamento in comunità’, per un quinto la ‘permanenza domiciliare’. Secondo quanto spiega sempre la questura di Siena, le misure riguardano i “minori più pericolosi”: gli indagati, “collocati presso diverse comunità con sedi in varie parti d’Italia, dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati, fra cui due rapine ed un furto, nonché del delitto di lesioni personali aggravate, in occasione del pestaggio di un giovane ‘senza tetto'”: fatto quest’ultimo avvenuto ad autunno scorso quando un bengalese, incrociato per strada da due del gruppo, sarebbe stato preso a calci e pugni dopo aver ricevuto sputi senza motivo. Le misure sono state emesse dal gip del tribunale per i minorenni di Firenze a seguito dell’inchiesta condotta dalla squadra mobile di Siena coordinata dal procuratore capo presso il tribunale minorile fiorentino Antonio Sangermano.

I provvedimenti sono stati eseguiti a Siena e provincia e uno anche a Perugia. A novembre scorso risalgono invece perquisizioni effettuate nei confronti di nove minori indagati: in quell’occasione furono sequestrati tablet e telefoni cellulari. Le indagini erano “poi proseguite senza sosta, per mettere fine a quello che era diventato un vero e proprio incubo per alcuni minorenni della città del Palio”.