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Baccelli: nuovo contratto con Tpl

arpat stefano baccelli

Dopo le criticità sorte in questi giorni, riguardanti la gestione del servizio offerto, l’assessore toscano Baccelli ha parlato del progetto ‘Accademia’ che prevede la formazione dei giovani ed il loro inserimento nel mondo del lavoro.

L’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli, in Consiglio regionale, si è espresso sui disservizi del tpl (trasporto pubblico locale) in Toscana. L’assessore, parlando del trasporto pubblico locale, ha annunciato che “l’avvio del contratto di concessione, il 1 novembre 2021, ha messo in evidenza alcune criticità nella gestione del servizio, in particolare riguardo al complesso passaggio dei beni strumentali e del personale da parte dei precedenti gestori. L’amministrazione si è adoperata verso le parti coinvolte affinché il passaggio avvenisse in continuità con i precedenti gestori a garanzia dell’utenza servita”.

Baccelli ha poi continuato il suo discorso evidenziando la “rinuncia di 600 addetti al trasferimento alle dipendenze del nuovo concessionario Autolinee Toscane, tra cui oltre 250 autisti. Una situazione che già registrava carenze di personale presso i gestori storici. Il concessionario, su forte sollecitazione dell’amministrazione ha istituito il progetto ‘Accademia’ che prevede la formazione di giovani inoccupati e alla loro introduzione nel mondo del lavoro. Ad oggi il progetto, attivato a partire dalle sedi di Firenze e Siena, sta proseguendo con continuità e quindi si prevede che entro la fine del corrente anno possano entrare in servizio 45 nuovi autisti“.

Per quanto riguarda invece il numero di bus necessari per effettuare il servizio, Baccelli ha detto che “il piano di investimento bus indicato dalla gara è stato ampiamente anticipato nei tempi e, ad oggi, sono già stati acquistati 172 mezzi pari a oltre I’86% dell’offerta di gara per i primi due anni”.

Per quanto riguarda il servizio ferroviario regionale, dopo un’interrogazione del consigliere Fdi Alessandro Capecchi, Baccelli ha detto che “l’algoritmo adottato per il calcolo dell’indice di affidabilità prevede la combinazione dei minuti di ritardo e dei minuti di soppressione, diviso il numero di treni programmati: il limite è gradualmente crescente nel corso degli anni al fine di sollecitare il gestore al miglioramento continuo dal 2020 al 2024, dal 97% al 98% e che su questi dati né Trenitalia né Regione Toscana effettuano alcuna ulteriore modifica”.

L’ultimo dato disponibile che si può controllare, è quello del mese di agosto 2022, dove due linee, la Firenze-Empoli-Siena e la Siena-Grosseto, hanno avuto, di nuovo, un indice inferiore al 97.5%. Baccelli ha poi aggiunto che “il servizio ferroviario è costantemente oggetto di monitoraggio da parte della Regione, sia attraverso i periodici confronti delle strutture tecniche con i gestori, che nelle riunioni della cabina di regia con le direzioni regionali di Rfi e Trenitalia, per monitorare la situazione sulle linee toscane, analizzare le criticità e soprattutto comprendere le motivazioni dei disservizi occorsi e definire congiuntamente soluzioni”.

Infine, il portavoce dell’opposizione Marco Landi si è espresso sul discorso effettuato da Bacceli, dicenco che “dalla risposta dell’assessore si prende atto come la fase transitoria sia da dimenticare perché è stata mal gestita in via previsionale, soprattutto nel momento in cui si fa un contratto su un servizio così importante per la nostra regione, sul servizio di trasporto pubblico locale, che impatta fortemente sui cittadini”

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