Nell’era dell’hyper-pop i Bad Nerves riportano in auge l’immaginario collettivo del rock “deviante”: chitarre elettriche, occhiali scuri, giacche di pelle, jeans attillati, energia, velocità anfetaminica, ma anche melodia e divertimento.
La rock’n’roll band britannica che ha raccolto una quantità impressionante di consensi con l’album d’esordio, dopo una serie interminabile di frenetici live, amati da celebrità come Billie Joe Armstrong dei Green Day e Stone Gossard dei Pearl Jam, i Bad Nerves pubblicano in questi giorni il loro attesissimo secondo album, “Still Nervous” per Suburban Records.
In tempi di hyper-pop e di fruizioni sempre più virtuali, i quintetto londinese riporta in auge l’intero storico immaginario collettivo legato al rock “deviante”, chitarre elettriche sature e distorte, occhiali scuri, sudore, giacche di pelle, spillette e jeans attillati, energia, velocità anfetaminica, ma anche melodia e divertimento.
I live sono il vero punto di forza della band, dopo l’uscita di “USA” (il singolo masterizzato nei famosi Abbey Road Studios che ha anticipato il secondo album), la band è stata infatti invitata a supporto live di band come Royal Blood, The Darkness, Nothing But Thieves, Hives, Creeper, Tigercub, The Struts e Guns ‘n’ Roses.
La band torna live in Italia dopo le due date del fabbraio scorso, saranno il 18 novembre al Covo Club di Bologna e il 19 novembre al Magnolia di Milano.