Andare al mare. E’ l’espressione inventata da Bettino Craxi nel 1991, quando il leader socialista invitò gli italiani a disertare il referendum del 9 giugno sulla riduzione delle preferenze per l’elezione alla Camera dei deputati. Da allora sono passati trentatré anni e quella espressione “andare al mare” continua ad incombere sulla politica italiana. Anche per le elezioni amministrative.
Il servizio audio è di Raffaele Palumbo
E’ infatti la grande incognita del ballottaggio fiorentino di domenica e lunedì tra Funaro e Schmidt. Espressione che per altro smette di essere una metafora, perché farà molto caldo, l’estate sarà appena iniziata e a Firenze lunedì – il 24 giugno – è la festa del Santo Patrono. Proprio un bel ponte per il fiorentini. Ora considerando che l’astensionismo è stato già molto alto al primo turno e che ai ballottaggi si perde di solito di media una ventina per cento di votanti, è la questione del non voto che pesa di più su questo appuntamento. Certo la Funaro è dieci punti avanti, ha incassato il sostegno di Stefania Saccardi (IV), di Lorenzo Masi (M5s), e forse – un po’ implicitamente – anche di Cecilia Del Re. Venerdì sera alle 21 in piazza Santissima Annunziata tornerà la Segretaria del Pd Elly Schlein per sostenere la sua candidatura. Mentre Schmidt per mantenere una linea da candidato “civico” non chiuderà con nessun big dei partiti che lo sostengono, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega. Però. C’è un però che ha a che fare proprio con quello che potremmo chiamare l’effetto Laura Garcia-Caro, la spagnola che ha esultato ben prima del traguardo della 20km di marcia agli Europei di Roma e si è fatta superare dall’ucraina Lyudmila Olyanovska, che si è presa la medaglia di bronzo. La sfida è dunque ovviamente quella di andare oltre i propri bacini politici, certo. Ma è soprattutto quella di spiegare che niente è scontato per nessuno, che le elezioni per il nuovo sindaco di Firenze non sono finite e che il mare dopo un po’ stanca e lunedì si vota fino alle 15:00.