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Bandiere a lutto per Duccio: Rossi, campi nomadi vanno smantellati

Il presidente della Regione Enrico Rossi ha espresso la sua vicinanza alla famiglia di Duccio, vittima dell’inseguimento tra le due famiglie rom avvenuto ieri in via Canova, e ha chiarito la via giusta da perseguire per una sicurezza generale.

>Bandiere listate a lutto in palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della Regione Toscana, per Duccio Dini, il 29enne morto ieri dopo essere stato travolto domenica scorsa da una delle vetture coinvolte nell’inseguimento tra famiglie rom in via Canova, nel capoluogo toscano.

“Ora è il momento del dolore e della vicinanza alla famiglia, ai parenti e agli amici di Duccio – sottolinea il presidente della Regione Enrico Rossi in una nota -. Assieme al sentimento del dolore e della vulnerabilità, si impone per tutti il dovere di una reazione, umana e ragionata”.

Per il governatore, “i campi rom devono essere smantellati con soluzioni abitative alternative, e deve essere favorita l’integrazione di chi è per bene. I criminali devono essere assicurati alla giustizia e devono pagare. Nessuna vendetta e nessuna discriminazione però è accettabile”.

Rossi sottolinea che “la via giusta è quella di perseguire la strada dell’accoglienza, dell’integrazione e del rispetto della legge. Aggiungere alla drammaticità dei problemi che viviamo l’odio razziale trasformerebbe la nostra regione in un far west”. “Per questo – dice ancora – avevo avanzato la proposta di istituire i poliziotti di quartiere, per presidiare il territorio e assicurare il pieno controllo delle città da parte dello Stato. Una proposta che intendo rilanciare”. “Penso che il tema della chiusura dei campi, individuando soluzioni alternative – conclude Rossi -, debba vederci ancora più impegnati. Sono queste le iniziative nelle quali la Regione, assieme ai sindaci, deve intensificare il proprio lavoro”.

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