Un episodio dai contorni ancora poco chiari. Di sicuro ci sono stato degli spari contro

le forze dell’ordine impegnate ieri  sera in un servizio anti bracconaggio. A farne le spese un agente della polizia provinciale della città metropolitana di Firenze che  è stato ferito da un colpo di arma da fuoco.

+L’agente stava controllando la zona di campagna, assieme a un collega, per verificare appunto la presenza di bracconieri nella zona di  Barberino del Mugello. A un tratto ignoti hanno aperto il fuoco con un fucile da caccia  e hanno colpito il poliziotto a un braccio, per poi  dileguarsi.

L’agente ferito è stato immediatamente trasportato all’ospedale di Careggi, dove è stato operato nella notte dai medici. Non è in pericolo di vita, ma rimane ricoverato dopo aver riportato lesioni importanti all’arto.

La Procura di Firenze  assieme alla compagnia dei carabinieri di Borgo San Lorenzo, sta indagando sul caso per ricostruire nel dettaglio la dinamica di quanto avvenuto e risalire agli autori.

L’episodio si è verificato,  a quanto racconta il quotidiano La Repubblica,   in un’area boschiva e isolata, con quasi nessuna struttura nei dintorni. La polizia provinciale svolge regolarmente in quelle zone servizi anti bracconaggio. Anche ieri  sera durante un nuovo controllo sono stati scoperti dei cacciatori che però non potevano agire: in questo periodo la caccia è infatti ancora chiusa. Un’attività vietata.

Sarebbero ancora da chiarire le cause esatte che hanno spinto però ad aprire il fuoco contro la polizia provinciale e a ferire l’agente

Secondo quanto si apprende dalla Città Metropolitana di Firenze, la sindaca metropolitana Sara Funaro è entrata subito in contatto, appena saputo del fatto, con la famiglia dell’agente e ha sentito per telefono sia il comandante della polizia provinciale che la compagna del ferito. Esprimono “sgomento” per il “grave incidente” i sindacalisti Flavio Gambini (Uil Fpl Toscana) e Antonio Morelli (Cgil Fp Firenze) in una nota in cui evidenziano che “purtroppo da molto tempo denunciamo le gravi conseguenze della legge Delrio che ha fortemente inciso sugli organici del Personale delle province e delle città metropolitane”.

I due augurano “pronta guarigione” e “gridando a tutti che la sicurezza sui luoghi di lavoro richiede uno sforzo importante da parte dell’amministrazione della Città metropolitana, che invitiamo ad un tavolo di confronto al fine di aprire una stagione che permetta di implementare gli organici del personale e apra alla riorganizzazione dei servizi, al fine di garantire la sicurezza di tutti gli operatori della polizia provinciale e dei lavoratori della città metropolitana”