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Barberino Mugello: sequestrati 226 cani in allevamento abusivo

Barberino

I carabinieri di Barberino di Mugello hanno sequetrato 226 cani detenuti illegalmente ed un’arma da fuoco con la matricola abrasa oltre a 22 cartucce calibro 12 di cui 4 a palla. Inoltre sono rilevati abusi edilizi e presunte irregolarità fiscali. L’operazione è stata condotta anche con la collaborazione dell’Unità Funzionale complessa d’Igiene Urbana Veterinaria dell’ASL.

I  Militari della Stazione forestale di Barberino di Mugello (Fi) hanno effettuato un controllo amministrativo ad un allevamento di cani, per verificare eventuali irregolarità sotto l’aspetto sanitario, edilizio e fiscale. Tale controllo è stato condotto con un’operazione congiunta tra i militari della Stazione Carabinieri forestale di Barberino di Mugello e di Ceppeto, con la collaborazione del personale della Polizia Municipale Unione Mugello – Distretto di Barberino di Mugello e militari della Guardia di Finanza – Tenenza di Borgo San Lorenzo.

Dagli accertamenti svolti è emerso che in un’area di campagna del Comune di Barberino di Mugello (FI) un uomo allevava cani di razza beagle e bulldog francese oltre a detenere cani di razza corsa e pastore del Caucaso. In allevamento erano presenti 226 cani suddivisi in 113 di razza bulldog francese e il restante di razza beagle, tra adulti e cuccioli ancora non microcippati. Dei bulldog francesi, sette erano privi di identificativo.

I militari hanno rinvenuto delle vere e proprie scorte di medicinali quali vaccini già inoculati e da inoculare, antibiotici, confezioni di microchip già inoculati e uno da inoculare, in violazione alle norme sanitarie.  Rinvenuti anche più di cento libretti sanitari in “bianco” cioè non compilati nelle campiture con riportato il tagliando adesivo delle vaccinazioni ed in alcuni di essi riportanti la firma e il timbro di un medico veterinario.

L’allevamento di cani, era sprovvisto di autorizzazione sanitaria come accertato presso le Autorità competenti, il Comune di Barberino di Mugello e l’ASL veterinaria competente, quindi privo di qualsiasi controllo veterinario da parte dell’ente preposto, in violazione al regolamento di polizia veterinaria DPR 8 febbraio 1954, n. 320. Pertantoi carabineiri hanno effettuato il sequestro amministrativo dei cani di razza beagle e bulldog francese con affidamento in custodia allo stesso allevatore per le operazioni di accudimento, alimentazione e benessere dell’animale e all’Unità Funzionale complessa d’Igiene Urbana Veterinaria dell’ASL per gli accertamenti di tipo sanitario.

Nel corso dell’attività è stato inoltre rinvenuto un fucile semiautomatico calibro 12, e munizionamento a palla e spezzato tenuto in un vano accessibile, oltre che munizioni a palla nascoste. I CC hanno provveduto al sequestro penale del fucile cal. 12 con matricola abrasa e 22 cartucce.

Nell’attività di controllo hanno collaborato anche militari della GDF che hanno avviato un controllo fiscale sul titolare dell’attività di allevamento, finalizzato a ricostruire gli effettivi proventi derivanti dal commercio dei cani a decorrere da anni precedenti. Sarà poi verificata la rispondenza con quanto indicato nelle precedenti dichiarazioni fiscali annuali presentate all’Amministrazione finanziaria. E’ stata pertanto acquisita la documentazione contabile ed extracontabile a tal fine necessaria, anche attraverso i domicili del contribuente e la sede aziendale e unità locali. L’attività complessa per le molteplici irregolarità riscontrate andrà avanti anche nei prossimi giorni.

L’approssimarsi delle festività natalizie incrementa il mercato clandestino di vendite on line di cuccioli; proprio da una segnalazione pervenuta al Gruppo CC Forestale di Firenze è stata avviata l’indagine che ha portato alla scoperta di questa attività illecita sotto svariati aspetti.
I Carabinieri forestali raccomandano la massima cautela e accortezza nel rispondere agli annunci di vendita di cuccioli sulla Rete ove non è sempre possibile verificare l’origine della cucciolata in modo chiaro e certo, per la mancanza di scrupoli di queste persone. In caso di dubbio, è opportuno chiamare preliminarmente le forze di polizia che operano nel settore.

 

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