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Batterio New Delhi: salgono a 90 i casi, 36 le morti sospette in Toscana

E’ salito a 90 il numero di individui che hanno contratto l’infezione da batterio New Delhi e 36 sono le morte sospette con sepsi. Lo ha detto l’assessora al Diritto alla salute e al Sociale Stefania Saccardi, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati. Questi sono i dati aggiornati settimanalmente dall’Ars sulla diffusione del super batterio New Delhi.

“Stiamo aumentando i controlli e i numeri probabilmente sono frutto di un aumento dell’attenzione e delle verifiche che stiamo facendo dentro i nostri sistemi ospedalieri”, ha precisato l’assessora. Saccardi fa sapere inoltre che è stato esteso lo screening anche a reparti a minore intensità assistenziale come ad esempio le medicine interne. Coinvolti  anche i reparti tradizionali, ad alta intensità assistenziale, come le terapie intensive e i reparti oncologici.
Nel dettaglio, l’Agenzia regionale di Sanità (Ars), specifica che tra novembre 2018 e il 15 settembre 2019 i batteri Ndm sono stati isolati nel sangue di 90 pazienti. “I casi sono risultati letali nel 40% dei pazienti con sepsi, percentuale paragonabile alla letalità per questa condizione causata da altri batteri resistenti agli antibiotici carbapenemici”, spiega l’Ars in una nota. Dunque potrebbero essere 36 i decessi sospetti riconducibili al superbatterio Ndm.
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