Nuovo incontro al Mise sulla vertenza Bekaert di Figline Valdarno (Firenze) con i rappresentanti delle istituzioni e dei sindacati, nel corso del quale il gruppo ha illustrato “nei dettagli” il piano sociale, che andrà avanti in caso di accordo entro il 3 ottobre.
Lo spiega la stessa società in una nota al termine del tavolo: “In caso di accordo, che dovrà essere raggiunto entro il 3 ottobre, il piano sociale prevede una pluralità di strumenti e attività finalizzati alla reindustrializzazione del sito e al ricollocamento dei lavoratori e vede la partecipazione attiva, nel rispetto delle reciproche competenze, di tutti i soggetti coinvolti (azienda e associazioni datoriali, istituzioni, sindacati e dipendenti)”.
E, sempre nell’ambito di un accordo con i sindacati, la società “si è inoltre già resa disponibile a mantenere in funzione il sito e a proseguire le attività fino al mese di dicembre”. Il piano prevede anche misure di incentivazione all’esodo. Nello stabilimento in dismissione da parte della multinazionale belga lavorano 318 addetti.
Bekaert ricorda di aver inviato “l’ampio piano sociale al ministero” dello Sviluppo economico lo scorso mese di luglio. Un piano “teso ad attenuare l’impatto della cessazione delle attività produttive sui dipendenti interessati”. In particolare, prosegue nella nota, “per la reindustrializzazione il piano prevede la ricerca e la selezione da parte dell’advisor specializzato incaricato dall’azienda di uno o più soggetti aziendali, a livello sia nazionale che internazionale, che possano subentrare a condizioni incentivate negli impianti dismessi assorbendo il personale o parte di esso.”
”Per il ricollocamento attivo dei lavoratori – conclude la nota – il piano prevede inoltre la ricerca capillare nel territorio di aziende interessate ad assumere a condizioni incentivate e l’individuazione di percorsi di riqualificazione professionale in linea con le esigenze specifiche del mercato del lavoro del territorio”.