Bekaert (Figline Valdarno), firmata al Ministero l’intesa sulla Cassa integrazione (scatta il primo gennaio, dura un anno). Calosi (Fiom Cgil Firenze): “Ora concentriamoci sulla reindustrializzazione”
Oggi presso il Ministero del Lavoro è arrivata la firma per la Cassa integrazione per cessazione di attività per la Bekaert di Figline Valdarno (che dalle 22 di stasera chiuderà l’attività). Erano presenti all’incontro sulla vertenza i funzionari del Ministero del Lavoro, il Vicecapo di Gabinetto del Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Toscana, l’azienda assistita da Confindustria Firenze, l’advisor incaricato le organizzazioni sindacali Fim-Fiom-Uilm. Dopo l’uscita volontaria di 62 lavoratori, i 256 ancora dipendenti di Bekaert dal primo gennaio e per tutto il 2019 potranno contare sul sussidio di Cassa integrazione.
Durante l’incontro, Serent, l’advisor incaricato dall’azienda per operare alla reindustrializzazione, ha aggiornato il tavolo comunicando che vi sono quattro manifestazioni di interesse rilevanti per lo stabilimento di Figline provenienti da soggetti industriali operanti tutti nel settore siderurgico e delle lavorazioni metalliche.
Per Daniele Calosi (segretario generale Fiom Cgil Firenze), “grazie alla determinazione dei lavoratori, siamo riusciti a reintrodurre la Cassa integrazione, lo strumento necessario per continuare a lavorare alla reindustrializzazione dello stabilimento di Figline che resta il vero obiettivo di tutta la vertenza”.