Ven 20 Dic 2024
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ToscanaCronacaBekaert: istituzioni chiedono incontro urgente a ministero

Bekaert: istituzioni chiedono incontro urgente a ministero

L’urgenza della richiesta, spiega una nota, deriva dall’avvicinarsi della scadenza della vertenza: gli ammortizzatori sociali termineranno infatti alla fine di ottobre e, se non verra’ trovata una soluzione, ai primi di novembre i lavoratori si troveranno definitivamente fuori dallo stabilimento.

Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, il sindaco della citta’ metropolitana di Firenze, Dario Nardella, e la sindaca di Figline Incisa Valdarno, Giulia Mugnai, scrivono al ministro dello Sviluppo Economico, Stefano
Patuanelli, e alla sottosegretaria, Alessia Morani, sulla vertenza Bekaert. Chiedono entro la prossima settimana la convocazione del tavolo ministeriale. L’urgenza della richiesta, spiega una nota, deriva dall’avvicinarsi della scadenza della vertenza: gli ammortizzatori sociali termineranno infatti alla fine di ottobre e, se non verra’ trovata una soluzione, ai primi di novembre i lavoratori si troveranno definitivamente fuori dallo stabilimento.
“Chiediamo pertanto- scrivono i tre firmatari al ministro- di garantire come sempre il massimo impegno, per giungere ad una positiva conclusione di tutta la vicenda” e in questo senso, sottolineano, e’ necessario concretizzare “le opportunita’ su cui ha lavorato l’advisor Sernet”, sia per la salvaguardia delle 180
persone ancora coinvolte nella vertenza, sia perche’ l’azienda ha garantito nel tempo lo sviluppo economico della citta’ e del territorio circostante. “Lo stabilimento- affermano ancora Rossi, Nardella e Mugnai- necessita di investimenti seri e di un progetto di reindustrializzazione che possa anche contemplare piu’ soggetti, ma che garantisca i massimi livelli occupazionali
possibili e dia una risposta ad ogni singolo lavoratore coinvolto”. E di fronte alle preoccupazioni della comunita’ e di tutto il territorio “abbiamo bisogno di conoscere- concludono- quale sara’ il futuro dello stabilimento da cui dipende anche il futuro del territorio circostante ed una presenza industriale irrinunciabile in Toscana”.