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Bekaert: licenziamenti contestati da gruppo lavoratori Figline

bekaert Fiom

Inviate lettere all’azienda con l’assistenza della Fiom Cgil relative ai licenziamenti della Bekaert

Alcuni lavoratori della Bekaert di Figline Valdarno, con l’assistenza della Fiom Cgil e dello studio legale Bellotti di Firenze, hanno inviato ieri all’azienda le lettere per contestare i licenziamenti.

“La nostra organizzazione non li lascerà soli – ha commentato in una nota Daniele Calosi, segretario generale della Fiom Cgil di Firenze e Prato – li accompagneremo in questo percorso patrocinando le cause”.

Bekaert, ha ricordato Calosi, “ha scelto di non usufruire di altri ammortizzatori sociali nonostante fosse possibile, come ha dimostrato ieri la vertenza Embraco, per cui il Ministro Orlando ha assicurato la possibilità di prorogare la cassa integrazione fino a fine anno. Non permetteremo a Bekaert di andarsene così: l’impegno preso per la reindustrializzazione va rispettato, e se finora non è stato possibile se ne assuma la responsabilità”.

Domani, all’incontro col ministero dello Sviluppo economico, “chiederemo di nuovo a Bekaert di ritirare i licenziamenti – ha concluso il segretario Fiom – visto che ancora può farlo, e di utilizzare gli ammortizzatori sociali per rendere ancora più rapido il percorso di reindustrializzazione”.

Il 6 maggio erano arrivati i telegrammi di licenziamento per i 113 lavoratori della Bekaert di Figline Valdarno (Firenze), per i quali è terminato il periodo di Cassa integrazione Covid.  L’azienda, che ha annunciato dal 2018 la dismissione della fabbrica, come comunicato al tavolo di lunedì scorso convocato dal Mise non ha prorogato la Cig Covid in assenza di un progetto concreto per la reindustrializzazione dello stabilimento nel breve periodo.

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