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Bekaert, Nardella: contatto con imprenditori disposti ad investire

Bekaert

Il sindaco di Firenze “qualche prospettiva si sta aprendo”, “aspettiamo che il governo passi dagli annunci ai fatti, perché questa vicenda è simbolica delle tante storie di aziende, fabbriche e stabilimenti sani e di lavoratori che pagano per scelte che vengono fatte molto lontano da qui”

Per la situazione della Bekaert, lo stabilimento metalmeccanico di Figline Valdarno con 318 dipendenti della quale la proprietà ha nelle scorse settimane ipotizzato il trasferimento in un paese dell’est europeo, “aspettiamo che il governo passi dagli annunci ai fatti, perché questa vicenda è simbolica delle tante storie di aziende, fabbriche e stabilimenti sani e di lavoratori che pagano per scelte che vengono fatte molto lontano da qui”. Lo ha detto stasera, alla Festa della Fiom a Firenze, il sindaco di Firenze Dario Nardella.
“Non dobbiamo abbassare l’attenzione per quanto riguarda il lavoro – ha proseguito – noi abbiamo preso contatti come autorità locali con alcuni gruppi industriali italiani per sondare una disponibilità concreta a partecipare alla reindustrializzazione dello stabilimento, dunque per dare una prospettiva nuova a questi lavoratori. Qualche prospettiva si sta aprendo”.

 “I 3 settembre ci sarà un incontro di natura amministrativa in Regione Toscana al quale ribadiremo come Fiom la necessità di avere cassa di integrazione, perchè questo consentirebbe un anno di ammortizzatori sociali in più che consentirebbe anche la reindustrializzazione dell’azienda”.ha detto invece   il segretario di Fiom Firenze Daniele Calosi. “Non possiamo procedere a nessuna trattativa che preveda licenziamenti – ha aggiunto il sindacalista – Siamo invece disponibili a una trattativa che preveda da una parte cassa integrazione, che tra l’altro anche il governo ha detto di dare, e dall’altra anche la possibilità di un accordo di reindustrializzazione per salvaguardare tutti e 318 i posti di lavoro”.
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