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Bekaert, ripristinata la cassa integrazione

Bekaert

Firenze, soddisfazione del segretario della Fiom Cgil Daniele Calosi in merito alla vertenza Bekaert di Figline Valdarno e al ripristino della cassa integrazione per cessazione, contenuto nel Dl Genova.

“Il Governo ha accettato la nostra proposta – dice Calosi a proposito della vertenza Bekaert – di reintrodurre la cassa integrazione per cessione e l’ha trasformato in un decreto. Di Maio è stato di parola davanti ai lavoratori e gli va riconosciuto”.

“Siamo al settimo cielo – continua Calosi – Ora martedì al Mise dobbiamo firmare un accordo con l’azienda per la cassa integrazione. L’azienda deve accettarla a questo punto, e questa ci consentirà di avere una copertura per tutto il 2019 e lavorare a una reindustrializzazione. Ci sono stati anche degli interessamenti per lo stabilimento, è ovvio che con la cassa integrazione sarà tutto più facile”.

“Eravamo pronti a occupare la fabbrica ma se ci sarà la cassa integrazione non ci sarà questa necessità. Ora tocca tutto all’azienda”.

Per Calosi, “è stato ripristinato uno strumento che riguarderà non solo i 318 operai della Bekart ma 170 mila lavoratori in tutta Italia. Con il Jobs act erano stati tolte delle coperture sociali fondamentali e averle ripristinate è un elemento di giustizia. Siamo contenti che questo sia avvenuto anche per l’ostinazione dei lavoratori fiorentini”, “perché abbiamo avuto determinazione fin dall’inizio e perché c’è un territorio che si è stretto intorno a questi lavoratori”.

Soddisfazione, per come si è evoluta la vertenza Bekaert, espressa anche dalla sindaca di Figline e Incisa Valdarno Giulia Mugnai “Questi 318 lavoratori hanno il grande merito di aver fatto una battaglia collettiva per raggiungere un obiettivo che non era utile solo a loro, ma anche ad altri lavoratori: sono un esempio per tutti e questa è la loro vittoria”.

“Ringrazio il governo – ha aggiunto la prima cittadina – che si è messo in ascolto di un territorio ed è stato conseguente rispetto agli impegni presi. Ora abbiamo un po’ più di tempo, ma già da martedì prossimo al tavolo del Mise dobbiamo entrare nel merito della reindustrializzazione: questa è una nuova battaglia e comincia proprio adesso. Mantenere il sito di via Petrarca produttivo è fondamentale sotto vari profili, perché tutelare oggi quei posti di lavoro significa preservarli anche per chi si affaccerà sul mondo del lavoro domani”.

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