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Bekaert, sindacati: “c’è luce in fondo a tunnel”

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Ascolta l’intervista a DANIELE  CALOSI (Segretario Fiom Cgil Firenze): “Bene gli impegni del Governo sui piani industriali di reindustrializzazione presentati e sulla copertura degli ammortizzatori sociali”. ASCOLTA

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Si è tenuto ieri  in videoconferenza l’incontro con il Ministero dello Sviluppo Economico sulla vertenza Bekaert di Figline Valdarno. Erano presenti, oltre alle organizzazioni sindacali, la Direzione aziendale, l’advisor, le istituzioni locali, Invitalia, il Ministero dello Sviluppo Economico con le sottosegretarie On. Alessia Morani e Dott.ssa Alessandra Todde ed il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la sottosegretaria Dott.ssa Francesca Puglisi.

Ha così commentato, a margine dell’incontro, il segretario generale della Fiom Cgil Firenze Daniele Calosi: “Finalmente sembra aprirsi uno spiraglio sulla possibile reindustrializzazione dello stabilimento ex Bekaert di Figline Valdarno. Ad oggi sono ancora presenti sul tavolo tre piani industriali: Trafilerie Meridionali, tornato alla ribalta dopo qualche tempo, un grande soggetto industriale internazionale nel settore dell’acciaio, di cui non si conosce il nome, e il piano industriale di Steelcoop Valdarno, che sarà valutato, come dichiarato dal Governo, al pari degli altri. L’appuntamento di oggi è stato importante anche per la presenza del Ministero del Lavoro e di Invitalia, l’agenzia del Governo per gli investimenti. Noi abbiamo chiesto che chiunque beneficerà di finanziamenti pubblici tesi alla reindustrializzazione dovrà garantire anche una risposta occupazionale piena per tutti i 178 lavoratori della Bekaert. A questa nostra richiesta abbiamo ricevute risposte positive da Invitalia, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero del Lavoro, che ha garantito la copertura attuale e futura degli ammortizzatori sociali fino al raggiungimento della piena riuscita della reindustrializzazione. Abbiamo anche chiesto alle altre organizzazioni sindacali di incontrarsi, assieme alle istituzioni locali, entro la prima settimana di settembre, al fine di verificare l’andamento del cronoprogramma che il Governo ha dato oggi, per la prima volta dall’inizio della vertenza. Dopo 773 giorni di lotta determinata dei lavoratori della Bekaert, per la prima volta possiamo vedere una flebile luce in fondo al tunnel. Compito di tutti, adesso, a partire dalla politica, è quello di supportare con determinazione la fase di possibile rilancio dello stabilimento per dare ai lavoratori, alle loro famiglie e alla comunità quelle risposte che questa lotta ha dimostrato di meritare”.

“La Fim esprime soddisfazione per l’andamento della riunione di oggi su Bekaert, nonostante ci siano ancora numerose preoccupazioni.”
E’ il commento del segretario regionale Fim-Cisl Toscana, Alessandro Beccastrini e dei delegati Fim della Rsu aziendale, al termine della videoconferenza sulla Bekaert di Figline Valdarno, a cui hanno preso parte i rappresentanti di ministero dello Sviluppo economico, ministero del Lavoro, Regione Toscana, Metrocittà, comune di Figline Valdarno e organizzazioni sindacali.
“Alcuni soggetti industriali – dice la Fim – si sono ritirati dopo il duro periodo Covid , ma il grande lavoro del Mise e del ministero del Lavoro porta ad una scaletta dei tempi ancora positiva nelle sue possibilità di reindustrializzazione del sito di Figline.”
“Sul tavolo alcuni piani industriali che entro settembre verranno valutati dal Mise e da Invitalia, che rimane soggetto pubblico interessato ad accompagnare un percorso di start up.”
“Sarà riconvocato un incontro entro settembre, ma il lavoro svolto dai sottosegretari Alessia Morani e Alessandra Todde, insieme a quello del ministero del Lavoro ci fa sperare che questa dura vertenza possa trovare una soluzione positiva. Importante sarà valutare le potenzialità future dello start up e non solo e non tanto il primo impatto. Su tutta la vertenza poi anche la Regione Toscana ha dato disponibilità ad aiutare e valutare i piani industriali e questo ci fa enormemente piacere.”

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