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Beko, Urso:  ‘possibili sanzioni, ma dopo gennaio’

ADOLFO URSO - MINISTRO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY

Lo ha sottolineato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante un’audizione presso le Commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato dedicata alla vicenda della Beko.

Beko “non può chiudere gli stabilimenti in Italia” dopo l’acquisizione di Whirlpool per effetto dell’esercizio della clausola golden power e “se riteniamo che non è stato pienamente rispettato, possiamo inibirne l’azione” o “sanzionare l’impresa”. Lo ha sottolineato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante un’audizione presso le Commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato.

 “Ma quello va fatto quando avremo tutti gli elementi, noi abbiamo detto che c’è un altro tempo supplementare a gennaio”, ha spiegato il ministro. Per gennaio dovranno “approfondire meglio e presentare un piano industriale che sia pienamente rispettoso dell’esercizio della golden power”, quindi con investimenti significativi e garanzia dei livelli occupazionali, ha detto. “Poi possiamo discutere di come accompagnare il processo di riconversione” e in ogni caso il monitoraggio continua.

Un presidio di lavoratori fuori dai cancelli dello stabilimento Beko di Siena almeno fino ai giorni di Natale, 25 dicembre compreso. E’ quanto deciso dall’assemblea dei dipendenti dello stabilimento.

All’incontro i sindacati di categoria locali e le rsu dell’impianto hanno dato conto dell’esito del tavolo di ieri pomeriggio al ministero delle Imprese con l’azienda. Il presidio sarà attivo dalle 9 di mattina alle 17 di sera.

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