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Beni confiscati alle mafie: dalla Toscana 2 milioni e 300mila euro ai Comuni beneficiari

Beni confiscati mafia

26 i Comuni della Toscana interessati: 8 si sono già fatti avanti e di questi, 4 riceveranno subito l’aiuto economico, l’altra metà lo potranno fare quando avranno la piena disponibilità dei beni confiscati. Il contributo più grande va a Castagneto Carducci.

La Regione Toscana tende la mano ai Comuni a cui sono stati destinati beni confiscati alla criminalità organizzata: risorse che aiuteranno le amministrazioni comunali a fare di quei luoghi presidi attivi e produttivi contro le mafie, volano per le economie del territorio o progetti di cittadinanza attiva, di educazione alla legalità o di integrazione sociale.

Sono ventisei i Comuni in Toscana a cui sono stati destinati immobili all’agenzia nazionale che gestisce i beni confiscati. In otto si sono fatti avanti per godere del contributo regionale: quattro lo riceveranno subito (2,3 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione), gli altri quattro, a cui sarà destinato un altro milione di euro, lo potranno fare quando avranno la piena disponibilità dei beni. In questo momento infatti quegli immobili sono o occupati o solo parzialmente di proprietà dell’ente.
Qui per l’elenco completo: https://www.regione.toscana.it/-/elenco-dei-beni-confiscati-alla-criminalit%C3%A0-organizzata-e-destinati-ai-comuni-della-toscana.

Tra le amministrazioni beneficiarie c’è il Comune di Terranuova Bracciolini, a cui è stato destinato un capannone industriale a Poggilupi e una villetta con box auto alle Ville. Per la loro ristrutturazione riceverà 710 mila euro: la villetta sarà utilizzata per fronteggiare situazioni di emergenza abitativa, mentre nel capannone troverà spazio un deposito per i mezzi comunali, protezione civile compresa, e l’archivio. “La confisca dei beni – afferma il sindaco Sergio Chienni – non è sufficiente: per raggiungere compiutamente l’obiettivo è necessario che gli stessi vengano destinati ad un effettivo utilizzo in favore della collettività, con finalità pubbliche. Grazie alle risorse erogate dalla Regione, che ringrazio,  riusciremo a restituire alla nostra comunità due immobili sottratti alla criminalità organizzata e sarà un’occasione significativa da un punto di vista funzionale oltre che dall’importante valore simbolico.”

Arezzo è la provincia in Toscana che conta il maggior numero di beni confiscati ed affidati in via definitiva: ben quarantacinque particelle catastali, tra Terranova Bracciolini e Marciano della Chiana. Quest’ultimo non potrà però al momento usufruire del contributo regionale perché i diciannove appartamenti e ventidue box auto sequestrati in questione sono stati trasferiti al patrimonio dell’ente solo a metà. Il Comune intendeva ristrutturare gli immobili per farci appartamenti di edilizia residenziale pubblica e di edilizia residenziale sociale per donne vittime di violenza, oltre ad un asilo nido.

Anche l’amministrazione di Montopoli in Val d’Arno, in provincia di Pisa, riceverà un contributo: 183 mila euro per ristrutturare un appartamento dove ospitare un centro anti-violenza e rifugio per donne e bambini maltrattati.

Dei quattro comuni che hanno ricevuto un aiuto finanziario, il contributo più grande va a Castagneto Carducci, nel livornese: 1 milione e 190 mila euro, in tre anni, per riqualificare un fabbricato industriale in via IV Novembre. Vi nascerà una mensa per persone bisognose e seguite dai servizi sociali, con pasti da consumare sul posto o da asporto. Vi troveranno spazio anche servizi igienici per chi usufruirà della struttura, una infermeria, un’aula didattica e due camere con bagno per esigenze di prima accoglienza. “È una grande soddisfazione – sottolinea la sindaca Sandra Scarpellini – essere tra i Comuni che avranno il contributo. Questo è  il frutto di un lavoro sinergico tra istituzioni ed associazioni che proseguirà nella realizzazione del progetto. Il grazie più sentito va alla Regione che, in questo modo, nonostante i tempi difficili, ha saputo dare un segnale straordinario sul tema della legalità”.

Grande soddisfazione per il  contributo straordinario di 240.200 euro è espressa anche dalla sindaca di Massa e Cozzile, Marzia Niccoli: le risorse saranno utilizzate per opere  di manutenzione straordinaria e per la  sistemazione di aree esterne e interne ad immobili ubicati in via Macchino. “Quegli edifici  – spiega la sindaca – saranno destinati al recupero di soggetti ex tossicodipendenti del nostro comune e saranno utilizzati dall’associazione “Gruppo Valdinievole”.

Come Marciano della Chiana, il Comune di Firenze (un fondo in via Saggina  e un appartamento in via Cammori da destinare a centro diurno e casa famiglia per disabili), il Comune di Pescia (un’abitazione indipendente e terreni in via Campo, dove accogliere minori non accompagnati) e il Comune di Piombino (un appartamento da trasformare in casa di accoglienza per donne vittime di violenza, sole o con figli minori) dovranno attendere la piena disponibilità dei beni a loro destinati per poter contare sul contributo della Regione.

Il via libera della giunta regionale al contributo alle amministrazioni comunali è arrivato il 23 maggio, giorno dell’anniversario della strage di Capaci, in cui trent’anni fa morirono il giudice Falcone, la moglie e magistrato Morvillo e tre agenti della scorta.

 

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