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🎧Approvato emendamento per aumento Irpef, Iv non vota

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Approvato emendamento per aumento Irpef – Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza l’emendamento, a firma del presidente della Toscana Eugenio Giani, che aumenta l’aliquota regionale Irpef per reperire 200 milioni di euro necessari a ripianare il bilancio della sanità. I due consiglieri di Italia Viva, Stefano Scaramelli e Maurizio Sguanci, che fanno parte della maggioranza, sono usciti dall’aula non partecipando al voto.

L’emendamento è stato quindi approvato con 22 voti a favore del Pd e 13 voti contrari di Fi, Fdi, Lega e M5s. Nessun astenuto.

Simone Bezzini, intervenendo a margine Consiglio regionale, dice: “Se fossero arrivate le risorse del Payback dei dispositivi medici, anche per la metà rispetto a quanto la Regione Toscana deve avere sulla base di una legge dello Stato, non ci sarebbe stato bisogno di fare la manovra fiscale. Stiamo parlando di soldi arretrati afferenti alle annualità 2019-2022, ma non sono arrivate e neppure è stato consentito di poterle imputare a bilancio in attesa delle erogazioni. Questo ci pone un problema. Soprattutto – prosegue Bezzini – per la nostra Regione che garantisce prestazioni ed esenzioni che vanno anche oltre i servizi essenziali di assistenza. Siamo tra le Regioni che offrono tra i più elevati servizi del Paese. Ma se non arrivano più risorse libere è difficile garantire la sanità pubblica universalistica. Risorse che sono tema basilare ma non sufficiente, va fatto un ragionamento a livello strutturale”.  Intanto, come si legge anche sulle pagine di Repubblica, il Pd spera che i due consiglieri di Iv escano dall’aula durante la prima votazione, per abbassare il quorum. I dem, infatti, conterebbero su 23 voti su 41, ma tra due consiglieri in malattia e uno dubbioso, non vorrebbero correre rischi. Prende poi la parola il presidente Giani: “Devo dirvi che il dibattito sul bilancio si è articolato in modo costruttivo, soprattutto sul piano politico. Posso affermare che per tre anni ho resistito e sono riuscito a fare del Bilancio un elemento che non prevedesse nuove imposte. Il Bilancio è fatto bene, come hanno detto anche i colleghi dell’opposizione. Complessivamente per la sanità abbiamo una spesa di 8 miliardi e dobbiamo trovare 400 milioni ogni anno con rinunce e altri interventi. Ma siamo consapevoli che è necessario rileggere in modo strutturale tutta una serie di voci legate alla sanità. L’anno scorso abbiamo applicato una logica di contenimento e per il 2023, come ho detto al ministro Schillaci, dividiamoli in due parti. Ma non ha firmato, neppure un euro”. E prosegue: “Non avevate mai visto tasse così? Ebbene, neppure io avevo mai visto disattendere le leggi dello stato. Con due annualità di payback, pari a 200 milioni, si sarebbe potuto chiudere il bilancio, ma c’è stata una scelta da parte del Governo, non so se una scelta politica o tecnica, ma prendo atto di questa scelta. Questo Governo ha scelto le lobby rispetto al popolo perché ha preferito tutelare le lobby dei dispositivi sanitari, decidendo di non dare alle Regioni le risorse del payback e ci ha costretto a fare questa manovra. A mio parere il Governo ha molto sbagliato perché la gente se ne accorgerà”.  “Lo scorso anno – ha aggiunto Giani – il ministro Speranza firmò il decreto per erogare quattro annualità, ma quest’anno non sono arrivate e le leggi non sono minimamente cambiate”. Giani ha poi spiegato che “fino a 15 giorni fa quando mi si diceva che il ministro si sarebbe adoperato” per riconoscere il payback alle Regioni “io mi fidavo, ma è stato un eccesso di fiducia da parte mia”. L’intervento del presidente Giani ha chiuso il dibattito sulla manovra. Intanto, Bezzini lancia un appello a persone anziani e fragili affinché possano sfruttare gli open day di oggi e domani presso le ASL per vaccinarsi contro l’influenza e il Covid.

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