Biblioteche: sciopero dei lavoratori in appalto di biblioteche e Archivio Storico del Comune di Firenze, oggi in Piazza della Signoria per protestare contro i tagli operati dall’Amministrazione sull’imminente bando di gara.
Gabriella Falcone lavoratrice ed esponente del movimento Bibliotecari e archivisti esternalizzati intervistata da Chiara Brilli
“Ancora una volta, sotto Palazzo Vecchio, come nel 2020 – quando nacque il movimento dei Biblioprecari – e come nel 2014, al precedente cambio d’appalto, che significo’ per tutti un peggioramento delle condizioni salariali e lavorative. A dispetto alle promesse iniziali, si prospetta infatti un appalto di minore durata e con minori risorse: ben 500mila euro all’anno in meno rispetto a quanto preventivato all’inizio dello scorso anno, 500 mila euro che si traducono in un taglio di circa 15 lavoratori full time”, fa sapere il sindacato Usb.
In piazza anche la Filcams Cgil Firenze che ha proclamato una giornata di sciopero esprimento pieno sostegno e solidarietĂ ai lavoratori e alle lavoratrici (in tutto un centinaio), che in questi anni sono stati un punto di riferimento per le biblioteche comunali e per i cittadini ma, nonostante ciò, hanno dovuto subire la cattiva gestione del servizio da parte dell’associazione temporanea di impresa, che raggruppa le cooperative che gestiscono buona parte dei servizi bibliotecari comunali (i dipendenti comunali sono, infatti, una minoranza). “L’appalto dei servizi bibliotecari ha infatti prodotto per gli addetti perdite di salario significative in questi anni ed oggi si trovano ad affrontare le incertezze di un cambio appalto sul quale mancano assicurazioni sulle risorse disponibili e sulle garanzie in termini di tenuta occupazionale da parte del Comune di Firenze, ente committente del servizio” si legge in una nota del sindacato.
“Per tutte queste ragioni si sostiene la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori e si chiedono al Comune di Firenze: garanzie sulle risorse del prossimo appalto, la clausola sociale, la corretta applicazione del Ccnl e le condizioni economiche; l’immediata apertura, ad aggiudicazione avvenuta dell’appalto, di un tavolo di confronto che impegni da subito le aziende che se lo aggiudicheranno a rispettare le condizioni occupazionali, i salari e i diritti acquisiti; la valorizzazione delle professionalitĂ dei lavoratori attualmente impiegati nei futuri percorsi di re-internalizzazione previsti dal Comune, così da garantire la continuitĂ occupazionale”, conclude la nota.