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Biffoni: “Prato ha reagito a morte 7 operai”

“Ogni giorno c”è la necessità di alzare “i toni sul tema della sicurezza sul lavoro”. Così il sindaco di Prato Matteo Biffoni intervenendo alla manifestazione nazionale della festa dei lavoratori.

Prato è un una città “che al lavoro è stata ed è profondamente legata e che per il lavoro ha nutrito e nutre un intenso rispetto: abbiamo lavorato, molto, abbiamo sofferto, molti hanno trovato qui un futuro agiato, ci siamo arricchiti e abbiamo affrontato le sfide del mondo che mutava e che qui – spesso – arrivava e arriva” ha detto Biffoni.
“Il rispetto per il lavoro, dunque, dà forza a questa città nel difendere i diritti, nel pretendere sicurezza sui luoghi di lavoro, nel contrastare ogni forma di illegalità che minacci concorrenza leale e buona occupazione”, ha aggiunto il sindaco ricordando il rogo del 1 dicembre 2013, alla Teresa Moda e la morte di 7 operai cinesi. “Un evento doloroso e inaccettabile davanti al quale le istituzioni, però, si sono assunte le
proprie responsabilità e hanno reagito concretamente, operando in sinergia a tutti i livelli – ha proseguito -, consapevoli che era ora di far recuperare quel rispetto per il lavoro anche laddove lo si stava quasi sistematicamente perdendo”. “In tre anni grazie al protocollo lavoro sicuro sono state controllate oltre 8mila aziende (8257), elevate 13 milioni di multe, portando a una riduzione fortissima – più della metà – dei dormitori abusivi nelle aziende e a una riduzione del 70% delle carenze gravi sulla sicurezza”, ha spiegato ricordando anche il discorso di Papa Francesco a Prato nel 2015. Ma tutto questo “non è ancora sufficiente”, ha concluso Biffoni ringraziando i sindacati per aver scelto oggi Prato e chiedendo alla magistratura di “trovare i colpevoli, alla politica trovare soluzioni. A tutti noi perciò spetta continuare a lavorare e a vigilare”.

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