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Bimba morta in auto: gip archivia inchiesta su madre 

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Il gip di Arezzo ha archiviato l’inchiesta che vedeva indagata Ilaria Naldini, per l’omicidio colposo della figlia di 18 mesi, morta in auto dopo cinque ore passate sotto il sole il 7 giugno 2017 a Castelfranco di Sopra (Arezzo): la madre l’aveva dimenticata in macchina, convinta di averla portata all’asilo prima di recarsi al lavoro.

Per l’archiviazione dell’inchiesta si era pronunciato anche il pm Andrea Claudiani. Ha reso nota la notizia  il difensore della donna, l’ avvocato Andrea Frosali. “Era francamente l’esito che auspicavamo – spiega il legale – dopo le risultanze delle indagini” e delle consulenze tecniche, non solo della difesa, che “hanno diagnosticato alla mia cliente un’amnesia dissociativa transitoria” quando dimenticò in auto la figlia. L’avvocato rileva poi che l’inchiesta è stata un atto dovuto ma la donna, come “ha ben sottolineato anche il pm nella richiesta di archiviazione e come ha sempre creduto questa difesa, è stata un’ulteriore e non colpevole vittima di questa tragica vicenda.”
A scoprire in auto la piccola ormai priva di vita era stata la stessa madre, segretario comunale a Castelfranco, quando era uscita dal lavoro intorno alle 14. Tamara, questo il nome della bimba, era rimasta sotto il sole, nell’auto, posteggiata davanti al Comune, per circa 5 ore.
“Quello che è capitato alla mia cliente non è purtroppo un caso isolato, basti pensare che negli Usa sono oltre 700 i decessi di bimbi negli ultimi 20 anni” aggiunge il legale per il quale è “paradossale” che, con tutti gli optional di cui sono dotate le auto, ancora non sia stato reso obbligatorio un dispositivo sonoro anti abbandono. “C’era una recente proposta del Governo in questo senso” da inserire nella legge di Bilancio” ma è stata “stralciata in commissione Bilancio. Speriamo che nella prossima legislatura si trovi il modo di attuarla il prima possibile”.
“A nome anche della mia cliente – conclude – intendo ringraziare le tante persone che le hanno manifestato da subito solidarietà e vicinanza e spero che coloro che invece si erano permessi commenti sulla rete a dir poco scriteriati imparino a riflettere bene prima di scrivere scempiaggini”.
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