Una bimba di 13 anni, considerata senza speranza in Brasile dopo due interventi andati male, è stata salvata dai medici del Meyer, con un intervento chirurgico molto complesso. Meyer è l’unico centro europeo per la cura di questa patologia.
Con un intervento chirurgico ad altissima complessità è stato ricostruito l’intestino a una bimba di 13 anni affetta da una malattia congenita.
La piccola paziente era arrivata in Italia, all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dal Brasile dove, dopo due operazioni non andate a buon fine, i medici non le avevano dato speranze di sopravvivenza. E’ stata operata dall’equipe di ricostruzione intestinale guidata dal professor Antonio Morabito.
L’intervento, durato sei ore, è stato eseguito con la tecnica ricostruttiva ad alta specializzazione chiamata “Spiral intestinale lengthening and tailorilng”. E’ il secondo intervento di questo tipo portato a termine in pochi giorni al Meyer, unico centro europeo per la cura di questa patologia.
Secondo quanto spiegato in una nota diffusa dall’ospedale, la bambina aveva l’intestino corto e per questo era obbligata alla nutrizione parenterale totale, ossia alla somministrazione di nutrienti per via venosa.
Alla bambina è stato ricostruito l’intestino restituendogli un diametro adeguato e una motilità normale. Il tutto dopo aver rimosso il segmento di intestino precedentemente trattato. Successivamente i medici “hanno ‘disteso’ l’intestino recuperando in lunghezza e riportandone il diametro a una dimensione normale”.