Vicofaro, in provincia di Pistoia, agenti di polizia, della guardia di finanza, vigili urbani sono intervenuti per schedare i partecipanti ad un incontro promosso dall’Assemblea antifascista e antirazzista permanente.
“È un fatto grave che colpisce i diritti di libertà sanciti dalla Costituzione – lo scrive Vannino Chiti, in un post sul proprio profilo Facebook – un atto contro le regole della democrazia e della convivenza – sottolinea Chiti -. Chi l’ha ordinato? Chi si è preso la responsabilità di violare quei diritti? Prefetto, questore, comandante della guardia di finanza, sindaco devono dare risposte ai cittadini. In parlamento mi auguro che ne sia chiesto conto al ministro degli Interni. Sottovalutare atti grandi o minori che colpiscono i diritti fondamentali di democrazia e di libertà, sarebbe un tragico errore, già visto nella storia con le sofferenze e i lutti che ha provocato”
“Voglio sperare – conclude Chiti – che nella difesa dei diritti fondamentali scritti nella Costituzione si ritrovi la grande maggioranza degli italiani”.
A proposito interviene anche l’Anpi di Pistoia, in una nota l’associazione partigiani ha infatti espresso “la propria contrarietà per un simile intervento, qualora fosse privo di motivazioni contingenti, e per la perquisizione e il controllo dei documenti di tutti i presenti, che ricordano episodi normali per uno stato di polizia, ma non certo accettabili in una Repubblica democratica dove sono sempre tutelati i diritti di libertà garantiti dalla nostra Costituzione antifascista”