“Una nuova formazione politica nel nome del socialismo italiano e internazionale”. E’ l’appello contenuto in un documento programmatico predisposto da Bobo Craxi ed Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana.
Dare vita a una nuova formazione politica del socialismo europeo, ”larga, ma politicamente significativa, che si ispiri a esso e che, nel nome di questa grande tradizione della sinistra mondiale, sappia riprodursi sul terreno della politica democratica, imprimendo una direzione di marcia moderna sapendo operare un utile e doveroso adeguamento alle esigenze dell’Italia e dell’Europa di oggi”. Questo l’obiettivo di Bobo Craxi, figlio dello storico Segretario del Partito Socialista italiano Bettino Craxi, e Enrico Rossi.
Il documento, spiega una nota, critica il Pd che “ha recentemente sottolineato, in una missiva sulla questione mediorientale, che esso non appartiene all’Internazionale socialista ma si limita a cooperare col Partito del socialismo europeo nelle istituzioni comunitarie.
Una doverosa chiarezza, d’altronde, o il socialismo ha una sua dimensione internazionale, oppure non è tale”. Per Craxi e Rossi, “l’ambigua parabola del Pd circa il suo terreno ideale di appartenenza è uno dei problemi politici che ha contrassegnato la sua breve storia”.
“Questa ambiguità, che perdura da quasi dieci anni – concludono -, ha avuto dei riflessi innanzitutto sull’identità che deve assumere una forza che è espressione politica e culturale della sinistra italiana”.