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Lavoro: Boldrini, dobbiamo dire no a ‘caporalato digitale’

“Stop ribassi e diminuzioni garanzie o siamo complici di un sistema che non rispetta individuo”.

“La mia preoccupazione è che a noi tutti piace il low cost, ma dobbiamo chiederci cosa rappresenta questo per chi lavora in queste strutture, e a quale prezzo per loro ciò accade. Dobbiamo capire che non possono esserci solamente ribassi sul lavoro, diminuzioni di garanzie, perchè altrimenti saremmo complici di un sistema che non rispetta più l’individuo, il lavoro stesso”. Così la presidente della Camera Laura Boldrini ai cronisti che le chiedevano un commento sullo sciopero dei dipendenti di Amazon e ai recenti casi di licenziamento all’Ikea.

 

“A volte quando incontro giovani precari, e sento le loro condizioni di vita, mi viene in mente solo una definizione: caporalato digitale. E questo non è compatibile con la nostra civiltà, con la nostra storia, con tutte le battaglie che sono state fatte in termini di tutela del
lavoro. La nostra è una repubblica fondata sul lavoro: quelle condizioni che non rispettano i diritti fondamentali dei lavoratori e delle lavoratrici non dovrebbero essere contemplate
con il nostro assetto” ha concluso.

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