La situazione del caro energia continua a preoccupare, le bollette sono in aumento e i dati che emergono dalle diverse aree sono allarmanti.
Se non vengono prese in tempi brevi delle misure per mitigare gli effetti del caro-bollette, in Toscana sono a rischio sopravvivenza quasi 7.800 imprese dei settori commercio, turismo e servizi e oltre 20mila posti di lavoro.
Questo il dato emerso dall’ultimo osservatorio congiunturale sulle imprese del terziario condotto da Format Research per conto di Confcommercio Toscana, che invoca “supporti strutturali per affrontare l’aumento dei costi”. Secondo lo studio, la crisi delle forniture energetiche in Toscana colpisce 3 imprese del terziario su 4 (il 74%).
A preoccupare anche il saldo tra imprese nuove nate e quelle cessate, pari a -531 nei primi nove mesi del 2022 in regione, a fronte di un +570 relativo al totale delle imprese di tutti i settori extra-agricoli. L’indice della fiducia generale degli imprenditori, su una scala da zero a 100, passa dal precedente 41 a 23. “Nonostante i nostri sforzi, nulla basta a ripianare i costi di gestione sempre più alti”, lamenta Aldo Cursano, presidente di Confcommercio Toscana, secondo cui i negozi che chiuderanno “lasceranno un vuoto a livello di servizi, di presidio del territorio, di socialità, senza contare il crollo del valore immobiliare e un impoverimento per tutti”.