L’ex calciatore della Fiorentina ha annunciato che giocherà con l’Atletico Lebowski in promozione. “Ci uniscono valori comuni”. Ne abbiamo parlato con il consigliere regionale Pd ed ex assessore allo sport del comune di Firenze, Andrea Vannucci
Metti un calciatore (famoso e plurititolato) della massima serie, e una squadra di (geniali) dilettanti che si sono inventati negli anni un nuovo modo di approcciare il fenomeno calcio, sempre più televisivo e sempre più distante da quella ‘strada’ dove era nato e cresciuto e dove vivono le passioni più vere. Il risultato è una specie di miracolo sportivo.Borja Valero è un nuovo giocatore del Centro Storico Lebowski, realtà fiorentina che milita in Promozione e che stamani ha annunciato il “matrimonio” con lo spagnolo ex Fiorentina, con un lungo post sui propri social, dove è stato spiegato anche il motivo per cui un calciatore che ha appena terminato il suo ultimo campionato in Serie A, ha deciso di scendere di diverse categorie per ripartire dai dilettanti: “Ci saranno migliaia di persone che diranno qualsiasi cosa su Borja Valero al Lebowski. Ci saranno entusiasmo, complimenti, critiche, frecciatine, “quanto vu gli date”, “ora dovete vincere” eccetera. E va bene, fa parte del gioco.
Questa faccenda ha senso solo se interpretata nei modi giusti, in primis da noi soci e socie, tifose e tifosi, e ultras.
Borja al Lebowski è come se un giorno dovessimo costruire il nostro stadio e qualche genio di architettura di livello internazionale facesse il progetto, che venisse poi reso materiale dai migliori carpentieri e operai in circolazione.
Non ci servono marchette acchiappalike, né ci servono merci di scambio per trovare nuovi soci e nuove socie. Ci servono spiriti affini, con la voglia di mettersi in gioco. Ci servono fuoriclasse che mettano a disposizione le capacità eccellenti di cui dispongono, in ogni ambito, per aiutarci a far meglio quello che già facciamo. Ci servono messaggi prorompenti da spedire ai grandi padroni del calcio, e alla massa di appassionati e addetti ai lavori che dal basso, nel fango e nel silenzio, tentano ogni giorno di dare materia ai propri sogni. A chi sente nel profondo le ingiustizie e vuole ribaltare il tavolo.
Borja è un ragazzo straordinario, come lo sono molti e molte di noi che già militano da anni nel nostro movimento. L’unica differenza è che è un fottuto fenomeno col pallone fra i piedi ed è un gigantesco megafono per diffondere le nostre idee rivoluzionarie sul calcio, per il semplice fatto che sono anche le sue, e se così non fosse non saremmo qui a parlarne.Perché certe cose non si comprano, e a volte gli spiriti affini si incontrano…”.